Il numero uno azzurro Jannik Sinner conquista il primo trofeo in palio della stagione per il secondo anno consecutivo, facendo il bis alla Rod Laver Arena. La “finale perfetta” dell’Australian Open 2025 lo ha visto infatti scontrarsi con il numero due al mondo, il tedesco Alexander Zverev. Il match è stato dominato dall’atleta azzurro, com’era prevedibile. Jannik Sinner si è dimostrato ancora una volta imbattibile, annichilendo l’avversario e superandolo in tre set con i seguenti parziali: 6-3, 7-6, 6-3.
Anno nuovo, Sinner vecchio dunque. La stagione è cominciata così come era finita: dominando in classifica e sul campo.
Un Sinner implacabile
È stata una finale senza appello, mai messa in discussione. L’ennesima “Sinner – domenica” da urlo. Jannik ha dominato in lungo ed in largo, nonostante a metà partita sembrava si profilasse una partita punto a punto. Ha avuto la meglio grazie alla solita straordinaria tenuta mentale unitamente ad una potenza tecnica formidabile. Sinner domina la finale dall’inizio alla fine, e chiude la pratica in tre set dopo 2 ore e 45 minuti di gioco. Jannik entra ancora di più nella storia conquistando il terzo major in carriera e superando un’altra grande gloria del passato, ossia Nicola Pietrangeli.
Un robot trita – record
La conquista di questo nuovo trofeo permette a Sinner di aggiudicarsi un altro record: è il primo italiano a vincere tre tornei del Grande Slam in singolare divenendo l’azzurro con più major vinti. Il quinto tennista di sempre a vincerne tre di fila sul cemento, l’ottavo della storia a portare a casa le prime tre finali Slam giocate ed il più giovane (a 23 anni e 163 giorni) ad alzare due trofei consecutivi al Melbourne Park da Jim Courier nel 1992-1993. Oltre che l’undicesimo tennista nell’Era Open a vincere due Australian Open consecutivi, il quarto dal 2000 dopo Agassi, Federer e Djokovic. Quinto giocatore a vincere tre o più Slam consecutivi su cemento dopo Federer (5), Djokovic (3), Lendl (3) e McEnroe (3). Ha vinto 22 set consecutivi contro top 10: nessuno è mai riuscito da quando esiste l’ATP tour. Per Sinner è il 19° titolo in carriera, il 17° su cemento. Il terzo giocatore con più titoli su questa superficie dietro a Djokovic e Medvedev.
L’anima della sportività oltre la rivalità
Tralasciamo per un attimo l’aspetto prettamente tecnico dell’atleta, anche perché per quanto concerne il Sinner – atleta, abbiamo esaurito ogni aggettivo. Ciò che colpisce del fenomeno azzurro è anche la sua enorme umanità, il suo essere campione dentro. La tempra del super-campione dotato di una mostruosa tenuta psicologica che è anche la sua più evidente espressione di superiorità, fino ad oggi motivo di resa per qualsiasi rivale.
A testimonianza della sua grandezza umana, di grande impatto emotivo l’abbraccio con il suo rivale Zverev visibilmente provato e deluso dalla cocente sconfitta e dall’impossibilità di poter battere il numero 1. È emozionante, per chi ama lo sport, vedere i due campioni congratularsi reciprocamente e darsi appuntamento alle future sfide. Un gesto che sa di profondità umana e di sport d’altri tempi. Un ragazzo di soli 23 anni che sorprende anche per questo. Per l’innata saggezza, umiltà ed umanità che solo i fuoriclasse hanno.
Come cambia il ranking Atp
È ormai dallo scorso giugno che il primo posto del ranking mondiale è occupato da Jannik Sinner. Decisiva fu la semifinale all’ultimo Roland Garros che gli consegnò la leadership in classifica. Il trionfo alle Finals ed agli Australian Open 2025 tengono a debita distanza i suoi inseguitori. L’altoatesino è, dunque, sempre primo a quota 11.830 punti. Il divario con Zverev, secondo nel ranking con 8135 punti, è di 3965 punti. Il primato in classifica è sempre più saldo, ma il tennista azzurro dovrà affrontare una stagione davvero impegnativa con tanti punti da difendere e rivali sempre più agguerriti che tenteranno in ogni modo di spodestarlo dal trono che occupa indisturbato da svariati mesi.
Le dichiarazioni a caldo dei due finalisti
Da un lato, uno Zverev che appare profondamente deluso, si lascia andare ad un’amara autocritica dichiarando: “Sei il numero 1 e oltre. Speravo di essere competitivo, ma sei semplicemente troppo forte e nessuno merita di vincere più di te”.
Ribatte Sinner, nel tentativo di rincuorare il collega: “Sei un giocatore straordinario. Sei forte come giocatore e come persona. Continua a lavorare sodo e potrai sollevare una di queste molto presto. Ti auguro il meglio”.
Il primo pensiero di Sinner, dunque, è rivolto al rivale. A testimonianza della sua grandezza interiore. Poi Jannik si rivolge al suo allenatore Cahill, di origine australiana, che ha annunciato il suo ritiro a fine stagione, ribadendo che farà di tutto per fargli cambiare idea.
Conclusioni
E’ la narrazione di una nuova impresa, una ennesima domenica che ci regala un nuovo episodio della “saga” sportiva dal titolo: Sinner, sempre più il numero uno. L’augurio è che sia una “saga” senza fine di una leggenda ormai consegnata agli onori dello sport mondiale.
Giovanna Fortunato