Tennis azzurro da sogno tra Torino e Siviglia

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È un tennis azzurro da sogno quello di un super Sinner alle ATP-Finals di Torino e dello splendido team femminile alla finale della BJK Cup, dieci anni dopo l’ultima volta.

Dalla Serie C alla BJK Cup 

C’era una volta un tennis azzurro con un team fortissimo di tenniste, c’era una volta un tennis azzurro con quattro vittorie alla Fed Cup, c’era una volta il glorioso tennis azzurro di Sara Errani, Roberta Vinci, Flavia Pennetta e Karin Knapp, Poi, all’improvviso, il buio: la retrocessione e i gruppi zonali. Quel tennis glorioso sembrava non esserci più, ma era invece diventato un seme che, col tempo, ha cominciato a dare i suoi frutti. Dieci anni dopo l ‘ultima vittoria, dieci anni dopo l’ultima finale, l’Italia è tornata nell’olimpo del tennis femminile a contendersi la Billie Jean King Cup.

Il percorso fino alla finale, in una Siviglia che profuma di Italia, è stato lungo, e per niente semplice. L’Italia ha dovuto ricostruire la propria squadra femminile da zero, è dovuta rinascere dalle ceneri, le ceneri dorate di chi aveva portato in alto l’Italia. Le italiane sono dovute ripartire dalla delusione di non essere all’altezza delle loro antenate e la caduta è stata ancora più dura. Dopo la vittoria del 2013 all’allora Fed Cup, arriva nel 2014 quella che sarebbe stata poi l’ultima semifinale. Tre anni dopo la sconfitta con la Spagna vuole dire retrocessione nel World Group II e poi nel 2019 il punto più basso. La netta sconfitta con la Russia a Mosca fa cadere l’Italia nei raggruppamenti zonali, ventidue anni dopo l’ultima volta. La situazione sembrava davvero disperata con tante, troppe incognite per il futuro. Ma i semi non germogliano subito, serve pazienza e la pazienza non è mancata alla Federazione italiana né alla capitana Tathiana Garbin che..

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