Con il trionfo al Masters 1000 di Miami, Jannik Sinner diventa il primo italiano di sempre a raggiungere il secondo posto nella classifica Atp dei migliori tennisti del mondo.
Mai un azzurro era arrivato così in alto dall’introduzione, nel 1973, del sistema di calcolo computerizzato. Alla vigilia di questo storico evento, condivideva con Nicola Pietrangeli il record della terza posizione nel ranking mondiale quale miglior piazzamento raggiunto da un azzurro nello splendido panorama del circuito tennistico internazionale costellato da intramontabili leggende di questo magico sport.
I miglioramenti di Sinner: tenuta mentale e servizio
L’ultima finale vinta contro Grigor Dimitrov al Miami Open, non solo ha permesso a Sinner di raggiungere la seconda posizione, ma è stata l’ennesimo esempio degli evidenti miglioramenti ottenuti dall’atleta azzurro nel corso dell’ultimo anno.
Questi sei mesi trionfali hanno proiettato il campione in una nuova dimensione ed hanno consegnato al tennis italiano un fenomeno che non ha mai avuto.
Alla base di tali successi, naturalmente, oltre alla serietà ed alla professionalità del numero due al mondo, va menzionato il duro lavoro della sua équipe tecnica. Gli incessanti allenamenti si sono tradotti in miglioramenti tecnici, tattici e mentali.
Il servizio da “altalenante” è diventato preciso, letale; un vero punto di forza del campione azzurro. Il collega Medvedev, addirittura, sostiene che il suo servizio è dieci volte migliore rispetto al 2023.
Ma nel tennis, assume fondamentale importanza anche l’aspetto mentale. Si lavora sui parametri cardiaci e cerebrali per ottimizzare le prestazioni. Gli atleti sono allenati a ridurre la carica emotiva dinanzi a sconfitte, errori, pensieri negativi e ad eliminare lo spreco di energia mentale. Spesso, infatti, accade che un singolo errore condizioni l’intero andamento del match. È emblematico, a tal proposito, notare che dinanzi ad un errore, Sinner solitamente non si scompone e non si fa condizionare più del dovuto. È anche e soprattutto questo, unito alla maggiore consapevolezza nei propri mezzi, il segreto dei suoi trionfi e di quest’ultimo anno della sua consacrazione sui palcoscenici internazionali.
Prossimo appuntamento: la temuta terra rossa
La terra rossa è decisamente la superficie che il nostro atleta ama di meno. Per sua stessa ammissione, la stagione sulla terra battuta è meno zona di comfort rispetto al cemento. Da qui all’estate dovrà misurarsi contro questo nuovo “rivale” che per anni è stato il regno incontrastato del fenomeno spagnolo, Rafael Nadal.
Il suo anno magico ha avuto inizio nell’autunno del 2023 sul cemento indoor, proseguendo nel 2024 con tre titoli vinti sul duro (Australian Open, Miami e Rotterdam). Sinner è giunto adesso a 13 vittorie a livello Atp, di cui 12 sul cemento: da tali numeri è evidente dedurre quale superficie ami maggiormente. Naturalmente, l’augurio è che anche la terra rossa possa essere teatro di nuove imprese eroiche che consacrino sempre più l’immenso potenziale di Jannik Sinner.
Jannik Sinner: da numero 2 attuale a numero 1 del futuro?
Pur rimanendo cauti, è naturale farsi due calcoli sbirciando la classifica Atp attuale presieduta dal campione serbo Novak Djokovic che primeggia con i suoi 9725 punti. Al secondo posto, per l’appunto, il nostro campione altoatesino a quota 8710 punti. Poco distante, Alcaraz, momentaneamente terzo con 8645 punti.
Il sistema “punti da scartare” favorisce Sinner, in quanto grazie al meccanismo del ranking Atp, la classifica si basa sui successi ottenuti nelle ultime 52 settimane.
I punti ottenuti in un torneo durano un anno, poi vengono scartati all’inizio della nuova competizione per poi sommare quelli ottenuti. Il fuoriclasse azzurro, dunque, ha meno punti da scartare rispetto ai suoi rivali e, di conseguenza, ha più chances di guadagnare terreno. Una cosa è certa: come Sinner nessuno mai, in Italia.
I più grandi incoronano Sinner
Da Adriano Panatta a Serena Williams, da Zverev allo stesso Dimitrov. Il vincitore del Roland Garros 1976 lo definisce “alieno”. La Regina del tennis, Serena Williams, lo incorona e si lascia andare ad un “vorrei avere il tuo dritto”. Jannik è imbarazzato, non sa cosa dire e timidamente ringrazia, facendole notare con espressione incredula che stesse un po’ esagerando, a suo modo di vedere.
L’umiltà è un’altra splendida caratteristica del campione azzurro. Lo stesso Grigor Dimitrov, dopo la sonora sconfitta, si dice impressionato dal livello mostrato da Sinner. Per non dimenticare il tedesco Zverev che azzarda, addirittura, una profezia. “ Se continua così non solo sarà il numero 1, ma lo sarà anche per i prossimi dieci anni!” dichiara. Ai posteri l’ardua sentenza. Sicuramente Jannik Sinner è già nella storia.
Giovanna Fortunato