Teologia e arte 14 / L’ascensione di Gesù: “Dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio”

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ascensioneIl brano di questa domenica è tratto dal Vangelo di Matteo 16,15-20. L’icona, che proponiamo alla vostra attenzione raffiguarante l’Ascensione, si presenta divisa in due parti: Gesù – in alto – è immerso nella gloria e circondato dagli angeli; gli Apostoli assieme a Maria e ai due angeli – in basso – formano una continuità tra la sfera terrena e la sfera celeste. Maria – la Scrittura non esplicita la sua presenza durante l’Ascensione – è inclusa perchè insieme con i discepoli  forma la comunità.
Gesù è rappresentato benedicente, non sembra ascendere quando discendere secondo la promessa fatta dagli angeli agli Apostoli al momento dell’Ascensione. Dalla sua persona, divina ed umana, si irradia la luce della divinità verso tutta l’ampiezza dei cieli. Con la sinistra stringe il rotolo della Legge.
La Vergine, in asse con la figura di Cristo, è rappresentata con la mani aperte. Tale gesto nell’iconografia significa disponibilità. E’ il gesto con i quali venivano rappresentati gli “oranti”, coloro che pregano. Con sue mani è rappresentato l’atteggiamento della Chiesa. Attraverso le sue mani, è rappresentata la quella “risposta” al compito che Gesù gli affida cioè annunciare il Vangelo ad ogni creatura, affiche a tutti sia portato il Vangelo di Salvezza. Maria indossa una tunica blu, simbolo della sua divinizzazione avvenuta con l’Incarnazione di Cristo nel suo seno verginale. Il mantello (maphòrion) che le ricopre la testa e le spalle è viola scuro, colore ottenuto con l’unione del rosso, simbolo dell’umanità, e del blu, simbolo della divinità, perché in Lei l’umano e il divino si sono incontrati, per generare Cristo. Gli apostoli formano due gruppi simmetrici da sei. In primo piano, risaltano, a sinistra e a destra, S. Pietro e S. Paolo.
Riccardo Naty