Terremoto / Aci S. Antonio primo Comune su cui è avviata la microzonazione sismica

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Ha avuto il via da pochi giorni la ‘fase 3’ degli Studi di Microzonazione sismica di Livello 3 (MS3) e analisi della Condizione Limite per l’emergenza (CLE), come stabilito dal ‘Piano Regionale di Microzonazione Sismica’ ex Deliberazione della Giunta Regionale n. 138 del 20 marzo del 2017.
A realizzare questo intervento, pensato prima del drammatico sisma della fine del 2018 – informa una nota del Comune –  e che, dopo le fasi immediatamente successive alla preparazione dei documenti, avrebbe dovuto svolgersi nel periodo dell’esplosione della pandemia da Coronavirus, è un raggruppamento temporaneo di professionisti e imprese (Rete Contratto ‘MZS’ Sicilia) con sede a Ficarra (ME).
Dopo una prima fase di raccolta dati, durante la quale il primo dei Comuni coinvolti, cioè di Aci Sant’Antonio, ha fornito la documentazione necessaria, si è passati alle indagini geognostiche e geofisiche, che sul territorio santantonese vengono svolte nelle vie Petralia, Kennedy, don Luigi Sturzo, Pace e Montale.
In questi giorni è stato ultimato il sondaggio meccanico in una delle zone più colpite dall’evento tellurico
del Natale del 2018, cioè il ‘Villaggio San Giuseppe’, presso il quale al momento sono in corso ulteriori indagini.
Ultimata questa fase di indagini sul posto verrà redatta una Relazione di Settore, e quando alla fine di tutte le indagini si avrà la Relazione completa con una mappatura dettagliata delle aree perimetrate, supportata da una precisa valutazione del rischio sismico per ogni area, il Dipartimento Regionale della Protezione Civile dovrà validare lo studio avvalendosi di una struttura esterna composta da un pool di esperti dell’Università di Roma. Validati gli studi seguirà un Decreto Assessoriale che, impugnato dai Comuni, permetterà un accorto sviluppo sul territorio.

Macerie al Villaggio San Giuseppe

“Quello che avremo in mano alla fine dei lavori sarà uno strumento preziosissimo – ha dichiarato il Sindaco, Santo Caruso – Aci Sant’Antonio è il primo Comune sul quale
viene effettuato questo importantissimo studio, e saprà fare tesoro di quanto verrà comunicato.
I nostri Uffici si sono messi a disposizione dei tecnici e li stanno supportando passo passo, e da par suo l’Amministrazione fornirà ogni aiuto richiesto.
“Dopo il sisma del 2018 – ha continuato – una mappatura del genere si è resa ancora più necessaria: questo territorio non può attendere oltre, abbiamo bisogno di sapere che tipo di risposte può dare alle sollecitazioni telluriche, e come comportarci dal punto di vista strutturale.
“Sono lieto – ha concluso – di avere un gruppo di esperti al fianco per poter pensare ad uno sviluppo coscienzioso”.