Testimonianza / Libera. La Giornata della Memoria a Trapani esperienza formativa

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Si è svolta a Trapani la 30° Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera e Avviso pubblico.  Per la prima volta ho avuto la fortuna di parteciparvi insieme ad altri giovani, partiti da Acireale con un comune  denominatore: l’amore per la giustizia.

In quel 21 marzo, in un primo momento si è svolto il corteo, che definirei una concentrazione di ideali, di capacità e di modi. Tante le associazioni presenti e tante soprattutto le scuole che, con i propri alunni, esprimevano attraverso i cartelloni l’amore per la giustizia e la legalità. È stato bello non solo poter vedere di presenza, ma anche  immaginare la preparazione all’evento nei giorni precedenti. Quando nelle singole classi si è lavorato in gruppo, riflettendo sul tema anche attraverso le testimonianze. Una vera esperienza di Educazione civica!

Il corteo ha visto confluire tutti i presenti (50mila persone) verso la piazza Vittorio Emanuele dove, in un clima di religioso e rispettoso silenzio, i parenti delle vittime e le istituzioni hanno proceduto alla lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie.

Fra i tanti rappresentanti delle istituzioni era presente il dott. Pietro Grasso, ex giudice a latere del maxi-processo: il sogno pragmatico di giustizia di Falcone e Borsellino,  frutto del lavoro del Pool Antimafia, nato dall’illuminato lavoro di Rocco Chinnici.

L’intervento di don Luigi Ciotti

Successivamente, ha preso parola don Luigi Ciotti, da sempre impegnato nel contrasto al fenomeno mafioso e  fondatore dell’associazione #LIBERA, nata nel 1995 con l’unico obiettivo di tessere una rete per la giustizia sociale, matrice di questa importante giornata di memoria.

Io non ringrazio nessuno, abbiamo fatto solo, tutti, il nostro dovere. Il vento della memoria semina giustizia e voi non chiedete celebrazione, ma ci chiedete un impegno di carne, quella carne che ai vostri cari è stata dilaniata. Chiedete di far tornare la memoria del passato in un’etica del presente”.

Inizia cosi, il discorso di Don Ciotti, poi sviluppato attraverso diverse tematiche, il caporalato, le guerre. Ma inizia con una forte e identitaria presa di coscienza, fissando sin da subito un monito: la giustizia è un nostro dovere, in tutte le sue forme.

Laboratori di approfondimento

Nel pomeriggio si sono tenuti dei laboratori tematici di approfondimento. Personalmente ho preso parte al seminario dal titolo “A geometria variabile: reticoli corruttivi e presenze mafiose nella gestione degli appalti”. Perchè da due anni lavoro per una impresa di costruzioni che si occupa di grandi infrastrutture. Dalla descrizione del seminario avevo percepito che sarebbe stata un’ottima attività formativa per la vita professionale.

Le aspettative sono state soddisfatte, attraverso lo sviluppo del tema proposto, relativamente agli strumenti adottati dalla magistratura e dagli enti locali per il contrasto al fenomeno mafioso. E’ stata descritta la Carta di Avviso Pubblico composta da 20 articoli, la quale rappresenta un codice etico di buone pratiche anticorruzione riconosciuto a livello Europeo, a cui ogni amministratore, ogni parlamentare è chiamato ad attenersi.

In un secondo intervento, si è parlato del ruolo del sindacato CGIL a difesa delle tutele dei lavoratori impiegati in contratti di subappalto. Si è richiamato il codice degli Appalti, focalizzando l’attenzione sugli intrecci dei subappalti con conseguente riduzione degli standard qualitativi di un’opera in gara. Inoltre si è riflettuto sulle preoccupazioni dettate dal Codice Salvini, che di fatto autorizza i subappalti a cascata.

Il passaggio su Capaci ha concluso la giornata

A fine giornata, l’adrenalina galvanizzante generata dall’effetto rete con le altre associazioni presenti, tendeva a scomparire facendo prevalere la stanchezza fisica. Insieme agli altri si è deciso di attendere il passaggio su Capaci, per chiudere la giornata con un’ulteriore iniezione di coscienza, prima di provare riposo di fortuna.

Soddisfatti del nutrimento ricevuto, siamo rientrati ad Acireale convinti che l’esperienza abbia arricchito la consapevolezza e le amicizie di  tutti i partecipanti.
Chiudo riportando uno stralcio del significativo testo di “Pensa” di Fabrizio Moro.

“Ci sono stati uomini che passo dopo passo
hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno
con dedizione contro un’istituzione organizzata.
Cosa Nostra, cosa vostra, cos’è vostro?
È nostra, la libertà di dire”

Link allegati https://www.youtube.com/watch?v=ylShIMY0Gn8&t=3s
https://www.avvisopubblico.it/home/home/cosa-facciamo/carta-di-avviso-pubblico/ https://www.mit.gov.it/comunicazione/news/appalti-il-cdm-approva-il-codice-salvini

 

Salvo Marano