Testimonianze / Ricordo ad un mese dalla scomparsa. Salvatore Murabito, umanista, latinista e punto di riferimento culturale ed ecclesiale acese

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Al centro il prof. Salvatore Murabito. Alla sua sin. il prof Orazio Vecchio, fondatore de "La voce dell'Jonio"

Ad un mese dalla scomparsa, ci piace ricordare la figura del prof. Salvatore Murabito. Umanista e latinista, era nato ad Acicatena il 16 maggio 1923; laureato in lettere classiche, è stato sino allo scorso 26 marzo, l’ultimo alunno in vita del maestro e grande catenoto prof. Francesco Guglielmino e anche alunno del prof. Santo Mazzarino.
Iniziò la sua attività di docente come educatore “cattolico” a Pozzallo,  insegnando anche nelle scuole medie “Paolo Vasta” e “Galileo Galilei” e, per qualche anno, al liceo classico del collegio Pennisi di Acireale.
Con il carissimo amico di famiglia,  prof. Orazio Vecchio, e gli amici don Alfio Raciti, il prof. Ignazio Aita, Giuseppe Patanè, Alfio Spoto, padre Micalizzi,  fu co-fondatore de “La Voce dell’Jonio”, collaborando in redazione e contribuendo alla diffusione del giornale.

Al centro il prof. Salvatore Murabito. Alla sua sin. il prof Orazio Vecchio, fondatore de "La voce dell'Jonio"
Al centro il prof. Salvatore Murabito. Alla sua sin. il prof Orazio Vecchio, fondatore de “La voce dell’Jonio”

Impegnandosi in politica, fu consigliere comunale ad Acicatena. Appena pensionato, fu chiamato a ricoprire l’incarico di bibliotecario della biblioteca comunale di Acicatena, a titolo gratuito, contribuendo alla sua riapertura e rivalutazione, soprattutto per il patrimonio librario e storico della struttura.
Nel 1988 ricevette l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica, e nel 2012 fu nominato accademico dell’ Accademia internazionale vesuviana di lettere, scienze ed arte.
Quattro i cardini della vita del prof. Salvatore Murabito: la sua fede incondizionata, che ha sempre coltivato e arricchito, che lo ha temprato per tutta la vita e che lui ha sempre trasmesso ai suoi cari, la preghiera perpetua, il suo latino, del quale non poteva fare a meno in ogni momento della sua giornata, la sua famiglia, che amava da vero buon “pater familias”.
Nella sua vita ha sempre coltivato gli studi classici, prediligendo il latino, attraverso il  quale ha educato tante generazioni. I suoi approfondimenti, le sue conoscenze, la sua perizia di “latinista”, lo hanno reso un punto di riferimento nell’ambiente culturale ed ecclesiale acese.
Ha pubblicato diversi scritti e traduzioni su “Latinitas”,  l’unica rivista in latino esistente al mondo, edita nella Città del Vaticano. Nelle sue traduzioni latine ha spaziato in vari campi, da quello prettamente religioso a quello letterario, dalle traduzioni di canti ed inni ai classici della letteratura (Dante, Petrarca, Manzoni, Leopardi e Carducci).
Nel 2013 ha tradotto in latino la “Messa propria di Maria SS. Di Porto Salvo” – Patrona di Altarello, approvata con decreto da Papa Francesco su interessamento del parroco don Sostene Distefano.
Stimato nella curia acese, spesso fu interpellato per dei consigli da mons. Pasquale Bacile, anch’egli esperto e cultore del latino.

L.V.

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1 COMMENT

  1. Ho appreso oggi la morte del prof. Salvatore Murabito, che stimavo moltissimo per la sua dirittura morale, la sua profonda fede nell’insegnamento e, in modo particolare, per la sua passione “umanistica”. Con lui scompare la figura di un maestro, come ce n’erano tanti una volta, ed ora, purtroppo, assai pochi.La scuola acese è stata arricchita dalla sua opera educativa e di studioso appassionato. La lingua latina sapeva piegarsi docile alle sue intuizioni ed alle sue dotte esercitazioni di traduzione.Era un umanista del XX secolo. Ne aveva tutti i tratti: la riservatezza, l’intelligenza, l’umore candido e distaccato, la gratuità della sua opera.

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