La sagra del pistacchio si celebra a Bronte, per due settimane dedicate a quell”’all’oro verde‘‘ talmente squisito da essere usato sia nel dolce che nel salato. Si celebra non un pistacchio qualunque, perciò, ma uno noto e particolare, certificato Dop.
Tipicità siciliane / La sagra del pistacchio di Bronte
Il programma della sagra è ricco di manifestazioni e concerti ma soprattutto tantissime prelibatezze al pistacchio. Gli stand hanno inizio a Catania, che si candida al titolo di manifestazione più belle e ricca del territorio. Subito dopo il taglio del nastro da parte del sindaco, il centro storico e le strade della Sagra sono invase dal corteo “Sicularagonensia”. Intorno alle 20 l’esibizione della “Lombardoacademy” diretto da Antonio Lombardo ed alle 21 il premio “Pistacchio d’Oro” condotto da Ruggero Sardo, con tanti ospiti fra cui Gino Astorina e Giuseppe La Venia.
Gli stand apriranno alle ore 10 del mattino fino alla sera. Nel pomeriggio è attesa la Fanfara dei Bersaglieri dell’Etna e lo Spettacolo dei Burattini ed alle 21 c’è l’attesissimo concerto di Clementino in piazza Castiglione. La prima domenicadi Sagra sarà caratterizzata come sempre da animazione e gonfiabili, da trofei, da sfilate fra gli stand ed alle ore 17 dall’attesissimo concorso “Panettone al Pistacchio” a cura dell’Associazione “Zymè Lievitisti Siciliani Aps”, ed infine, alle 21.30 dal concerto del Gruppo Musicale “I Cantustrittu”.
l secondo week si comincia con la manifestazione “La scuola alla Sagra del pistacchio”, mentre nel pomeriggio c’è l’esibizione di danza a cura del Centro Professionale Danza Koreos. Il sabato tutti attendono i Tamburi di Buccheri, animazioni e giocolieri, e alla sera alle c’è l’esibizione dell’orchestra Luna Rossa. Domenica è la giornata clou. Sbandieratori, musici, majorettes e tante esibizioni introdurranno l’assaggio della grande torta al pistacchio. Poi i concerti, che chiudono la Sagra.
Tipicità siciliane / Il pistacchio di Bronte
Il pistacchio verde di Bronte è una varietà di pistacchio a Denominazione di origine protetta (DOP). La coltivazione e la produzione di pistacchio rappresenta per Bronte, un’importante fonte di reddito, tanto da essere soprannominato l’Oro Verde, per il suo alto valore commerciale. La città di Bronte ha saputo sfruttare questo vantaggio, infatti nel suo territorio si contano circa 5000 produttori. Il frutto raccolto viene in genere smallato ed asciugato ad opera del produttore stesso, che poi vende il suo pistacchio in guscio alle aziende esportatrici.
Nei comuni in cui è coltivato si produce un’infinita varietà di prodotti derivati dalla lavorazione del pistacchio, come il famoso “pesto di pistacchio” per il condimento della pasta, il gelato al pistacchio, i biscotti di pistacchio, la crema di pistacchio, il cioccolato al pistacchio e molti altri. Esso deve le sue caratteristiche all’intreccio tra la pianta e il terreno lavico, dando origine a un frutto che supera qualitativamente la produzione mondiale.
Pistacchio: salute oltre la bontà
La caratteristica particolare riguarda il contenuto di clorofilla: a questo si deve il suo colore verde intenso. Può essere consumato in guscio naturale, comunemente detto “a bocca aperta” ed è il primo prodotto disponibile alla commercializzazione, anche se è sempre meno disponibile sul mercato per ovvi motivi come il costo della manodopera elevata: i chicchi, infatti, vengono selezionati manualmente scegliendo quelli con il guscio aperto almeno di alcuni millimetri, per consentire al consumatore di aprire il frutto con le unghia e consumare il prodotto. In tal senso, è da consumare fresco, senza tostatura o salatura.
I pistacchi sono privi di colesterolo, 30 grammi di pistacchi contengono solo 13 grammi di grassi. Sono formati da importanti nutrienti quali proteine, potassio e vitamina E. Il pistacchio, in generale, favorisce la riduzione dello stress, contiene sostanze antiossidanti, sono una buona fonte di sali minerali e fanno bene al nostro corpo!
Clara Privato