Tipicità siciliane / La sagra dell’arancia di Scillato

0
129
arancia Scillato
arancia Scillato

Scillato, in provincia di Palermo, celebra ogni anno l’arancia: non a caso, questo paese è anche tipicamente chiamato ”il paese delle arance”. La sagra dell’arancia di Scillato si celebra ogni prima domenica di maggio: un dolce pretesto per trascorrere un giorno al parco di Scillato tra le sue bellezze naturali e i suoi quattordici mulini.

Tipicità siciliane / La sagra dell’arancia a Scillato 

La sagra di Scillato è un momento di festa e di gusto, visto che si celebra un prodotto tipico dal sapore davvero unico. La festa si celebra agli inizi della primavera, ogni prima  domenica di maggio: il giorno varia quindi a seconda del calendario. Per celebrare questa eccellenza, la manifestazione mette a disposizione dei clienti la possibilità di gustare non solo le arance al naturale, ma anche tutti i prodotti che con questo frutto si realizzano.
Inoltre vengono organizzati workshop per conoscere più da vicino l’arancia e la sua coltivazione, ma anche spettacoli musicali e di cabaret per allietare i partecipanti. Infine, durante tutta la manifestazione della sagra a Scillato, è possibile prendere parte a visite guidate alla scoperta del borgo. La sagra si tiene in tutto il borgo storico perché, oltre alla parte dedicata agli stand di degustazione, è possibile anche prendere parte a visite guidate del centro storico.

Tipicità siciliane / Varietà di arance

A Scillato si produce una varietà di arancia dal colore biondo, chiamata anche ombelicata poiché nella parte inferiore del frutto è presente una particolare formazione che ricorda un ombelico in cui trova le condizioni ideali per nascere in questa zona della sicilia. Questa ombelicata cresce fiorente in diverse tipologie, dalla Washington Navel alla Nareline passando per la Navelate e la Sanguinello dall’inconfondibile polpa rossa. I frutti di tale coltivazione rientrano nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali. A differenza degli aranceti situati in aree pianeggianti come “La Conca d’oro”, identificata già nel XVI secolo con la piana palermitana, nel territorio collinare.

Un’altra varietà che si produce a grande richiesta è l’arancia “Sanguinella” dalla caratteristica polpa rossa, preferita soprattutto per le spremute. La “bionda” di Scillato è un’arancia molto usata nella cucina siciliana, soprattutto nella pasticceria. Si usa per la preparazione della cassata siciliana oppure ridotta in scorze e usata per decorare e insaporire i cannoli. In cucina, invece, si usa per condire le sarde a beccafico, le carni in genere e la cacciagione. Con la scorza grattugiata si preparano anche gelati e liquori come il rosolio.

Tipicità siciliane / I mulini di Scillato 

Che un paese sorga proprio dove scorrono sorgenti o fiumi è elemento affascinante ed insieme primitivo, inevitabilmente. Insieme all’acqua, di solito, sorgevano anche mulini e, a Scillato, sono ancora tutti in fila, dalla collina alla fine del paese: tutti costruiti lungo il percorso dell’acqua. Nel periodo medievale i mulini hanno determinato l’economia del paese e alcuni di essi hanno funzionato perfettamente fino agli anni ’50.

area Scillato

A Scillato sono presenti ben 14 mulini, tutti alimentati da sorgenti che nascono dalle Madonie: alcuni di essi sono anche molto antichi, come il ”Mulino Paraturi’‘, che oggi è la sede del museo dell’acqua. Non è difficile visitare i mulini di Scillato: nelle domeniche di primavera, associazioni locali organizzano itinerari programmati con zaini in spalla e trekking. I mulini sono per lo più diroccati o inglobati in altre costruzioni. Ma oggi, dopo lungo abbandono, si sta tentando il recupero

Fra quelli ancora visibili e che conservano ancora in certa misura l’aspetto originario, troviamo: il mulino ”l’asiniddaru”, uno dei meglio conservati, e il mulino ”rasu” , che serviva per la macinatura del grano degli anni ’60. I mulini più antichi sono ”famunia suttanu’‘, il più grande e conosciuto anche come mulinu a cruci, per la presenza su un muro interno di un bassorilievo raffigurante una croce.

Maria Clara Privato