Torino / Il Museo nazionale del cinema chiude il 2019 con il 4% di presenze in più

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Il Museo Nazionale del Cinema di Torino chiude positivamente il 2019, segnando un aumento delle presenze rispetto all’anno precedente.
Il Museo alla Mole Antonelliana – informa una nota stampa – è stato visitato nel 2019 da 674.243 persone, circa 25.000 in più rispetto al 2018, quando i visitatori erano stati 649.866, con un aumento del 3,8%.
Risultato buono anche per il cinema Massimo, la Multisala del museo, che nel 2019 ha avuto 95.757 spettatori (esclusi i dati dei festival e gli ingressi omaggio), con un aumento dello 0,5% rispetto al 2018.
“Chiudere il 2019 con un segno positivo sia per il Museo che per il cinema Massimo è un importante traguardo – sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema – il risultato di un lavoro di squadra che sta iniziando a dare i suoi frutti. In meno di due mesi abbiamo messo in cantiere tante iniziative e mostre per mantenere alta l’offerta culturale per il pubblico e per gli addetti ai lavori”.
“Il primo grande appuntamento è a febbraio con la mostra “C
inemaddosso da Cinecittà a Hollywood i costumi di Annamode”, un omaggio alla straordinaria storia della Sartoria Annamode, che dagli Cinquanta a oggi ha realizzato abiti per grandi produzioni cinematografiche nazionali e internazionali”.
 “Siamo molto contenti di questo risultato – dichiara Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema – che sottolinea il ruolo centrale che il Museo ha nel sistema cinema torinese. Il 2020 sarà interamente dedicato a Torino Città del Cinema, alla città che ha dato i natali al cinema italiano e che il prossimo anno festeggerà il doppio compleanno, il ventennale del Museo Nazionale del Cinema e della Film Commission Torino Piemonte. Una festa lunga un anno che coinvolgerà l’intera città e che vedrà il suo culmine nel mese di luglio. Molto buono e degno di nota anche il risultato positivo del cinema Massimo, che premia l’alta qualità della programmazione che lo caratterizza sin dalla sua apertura”.

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