Tra Acireale e Paternò, alla fine, è pari: 0-0. Reti inviolate da una parte e dall’altra, partita giocata a sprazzi, e che qualcosa di significativo – almeno per quello che riguarda la squadra di casa – l’ha offerto soltanto nella prima mezz’ora di gioco. Nella quale le due formazioni si sono fronteggiate con vigore, e con qualche eccesso da parte ospite del quale ha fatto le spese Alvaro Iuliano, ovvero uno degli uomini migliori dell’Acireale. E non è un caso che, fuori Iuliano, toccato duro in più di un’occasione, la formazione di casa ha perso la baldanza iniziale e ha cominciato ad interrogarsi sulle prospettive di una gara, iniziata a spron battuto, e disinvoltamente controllata per mezz’ora.
Acireale brillante fino a quando è stato in campo Alvaro Iuliano: la bravura di Tosoni salva il Paternò

Mano al taccuino, risaltano le fasi di un primo tempo giocato alla grande, appunto, da Iuliano e, di riflesso, dall’Acireale, che ha prodotto, nella prima mezz’ora di gioco, più di quanto non gli sia riuscito di produrre nel resto della partita: due chiare occasioni da gol, al 10’ con lo stesso Iuliano (bordata su piazzato, ribattuta con bravura da Tosoni) e al 24’ con conclusione insidiosa di Chatzinikolaou netraulizzata dallo stesso estremo difensore rossoblù. Il tutto, con il Paternò costretto sulla difensiva, e quasi mai fuori dal guscio.
Fuori per infortunio il regista granata, cambia l’inerzia della partita
Poi, l’infortunio di Iuliano, toccato duro un paio di volte e costretto (32’) a lasciare il campo. La partita così trovava la svolta: Chianese sostituiva l’infortunato play di metà campo con Rodio, precedenti da esterno basso (o da braccetto come si ama dire di questi tempi) con Paglia al centro e Dampha pendant sulla fascia opposta: davvero la scelta migliore?.
Paternò più equilibrato con Farinhas Taffner in campo, perde baldanza l’Acireale: di Dampha l’ultimo guizzo
Di riflesso qualche pedina muoveva pure Catalano che richiamava in panchina il nervosissimo Retucci e lanciava nella mischia Farinhas Taffner Luis, che metteva nella sfida fisico e dinamismo. L’impressione, da subito, è che l’Acireale nel gioco dei cambi ci perda qualcosa. Di fatto, scema lentamente la spinta iniziale dei granata e la partita comincia a giocarsi su un piano di sostanziale equilibrio. L’Acireale, per la verità, un altro guizzo lo trova proprio in avvio di ripresa, quando Dampha si produce in un bellissimo affondo con conclusione che l’ottimo Tosoni neutralizza con bravura.
Ospiti vicini al gol nel finale, Acireale generoso ma inconcludente: la salvezza è ancora da conquistare

Di fatto, questa sarà l’ultima iniziativa d’offesa di un Acireale che si spegnerà lentamente. Buona volontà tanta, ma effetti limitati. Tosoni vivrà tranquillo la restante di un match nel quale la formazione di casa, con un Mokulu a mezzo servizio, non riuscirà ad incidere più di tanto. Sarà invece il Paternò a godere, ad un quarto d’ora dalla fine, della migliore occasione per fare propria la partita: difesa granata incredibilmente in panico, prima che Petta e compagni riescano in qualche modo a cavarsela. La sensazione, alla fine, è che lo zero non soddisfi nessuno. Ma se il Paternò è già salvo, l’Acireale non potrà permettersi di fallire altre occasioni se vorrà evitare la roulette dei play out…
Giovanni Lo Faro