La Sicilia comincia a consolidare il ruolo strategico per l’elettricità nell’area Euro-Mediterranea, sempre più da protagonista nella transizione energetica tra Europa e Nord Africa.
La realizzazione di una nuova infrastruttura di collegamento elettrico sottomarino con l’Africa (denominata ELMED), rappresenta un vero e proprio “ponte energetico” tra Italia e Tunisia, che metterà in collegamento i grandi sistemi elettrici dei due continenti.
Autorizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con decreto del 10 maggio, ELMED, nata dalla sinergia tra Terna e Steg, sarà la prima interconnessione che collegherà le reti di trasmissione dell’Europa e del nord Africa con l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza, sostenibilità e resilienza nell’approvvigionamento energetico.
“Un’opera che garantirà importanti benefici elettrici e ambientali – ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto Fratin – oltre ad essere un importante traguardo all’interno degli obiettivi sfidanti di transizione energetica, consentirà al Paese, in virtù della sua posizione geografica strategica, di rafforzare il ruolo di hub elettrico in Europa e nell’area mediterranea, diventando protagonista a livello internazionale”.
Il progetto Elmed favorirà lo sviluppo economico
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato le “notevoli ricadute in termini di sviluppo economico” che l’infrastruttura porterà nell’isola. Grazie alla sua posizione geografica e alle sue caratteristiche ambientali, è candidata a diventare il più importante hub energetico nazionale.
L’elettrodotto si snoderà tra la stazione elettrica di Partanna (Trapani), in Sicilia, e quella di Mlaabi (Menzel Temime), nella penisola tunisina di Capo Bon, per una lunghezza complessiva di circa 220 chilometri (di cui circa 200 km in cavo sottomarino), con una potenza di 600 MW e una profondità massima di circa 800 metri, raggiunti lungo il Canale di Sicilia.
Le stazioni elettriche di conversione di Partanna (Trapani) e Mlaabi (Menzel Temime), da cui partiranno i cavi per il collegamento stabile, saranno realizzate secondo i più avanzati standard tecnici e tecnologici, nel pieno rispetto dell’ambiente e dei territori circostanti, grazie anche all‘utilizzo di architetture e colori in sintonia con il paesaggio.
Un progetto da 850 milioni di euro
Si tratta di un’infrastruttura di programmazione e coordinamento tra gestori di rete di trasmissione elettrica, istituzioni, banche e territorio senza precedenti.
L’opera di interconnessione elettrica tra l’Italia e la Tunisia per il quale è previsto un investimento complessivo di circa 850 milioni di euro, rappresenta un traguardo importante per l’ottimizzazione delle risorse energetiche tra Europa e Nord Africa e metterà la Sicilia al centro delle dinamiche energetiche del Mediterraneo.
L’interconnessione, che dovrebbe essere ultimata entro la metà del 2028, è uno dei progetti del Piano Mattei e rappresenta un’opera strategica per il sistema elettrico italiano nell’ambito degli obiettivi di transizione energetica fissati dal PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima).
Un progetto che rappresenta un’opportunità straordinaria per la Sicilia, grazie alla sua posizione geografica centrale nel Mediterraneo, l’isola diventerà un hub energetico strategico, facilitando lo scambio di energia tra Europa e Nord Africa e che porterà anche significative ricadute economiche per la regione, poiché l’infrastruttura creata favorirà nuovi investimenti e sviluppo tecnologico, contribuendo alla crescita economica locale.
Il progetto ELMED dimostra la capacità dell’Italia di guidare la transizione energetica a livello internazionale, promuovendo una maggiore integrazione dei mercati energetici europei e nordafricani, favorendo la cooperazione nell’area Euro-Mediterranea.
Giusy Giacone