Turismo / I dati del 2023 in Sicilia e le aspettative per il 2024

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I dati del turismo in Sicilia relativi al 2023 parlano chiaro: le presenze sono in aumento in confronto agli anni passati. La crisi dovuta alla pandemia globale si può considerare superata, la Sicilia ha continuato a brillare come una destinazione di elezione per i viaggiatori. La nostra isola, nonostante dati da capogiro a fronte di imprevisti e infrastrutture che non hanno certo agevolato, si sta impegnando per progettare iniziative atte a facilitare il turismo.

I numeri delle presenze del 2023

I dati che anlizziamo sono stati forniti dall’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata. I numeri, seppur provvisori, relativi al periodo gennaio-settembre 2023 rilevano ben 13.384.851 presenze. I dati, confrontati con lo stesso periodo del 2022 (12.649.477), fanno segnare una variazione positiva del 5,8%. Sono sorprendenti se si considerano le difficoltà che la Sicilia ha dovuto affrontare per via di calamità naturali e dei prezzi degli aerei aumentati a dismisura durante l’estate.

Molto incoraggiante è la componente straniera (+18,7% rispetto al periodo gennaio-settembre 2022) che ha trainato l’andamento dei flussi turistici nell’Isola. Infatti, in valore assoluto, nei primi nove mesi del 2023 le presenze straniere ammontano a 6.293.300, pari al 97,7% delle presenze straniere dell’intero anno 2022 (6.443.933 a consuntivo 2022).

Dove sono le presenze e da dove provengono gli stranieri

Così come nel 2022, nei primi nove mesi del 2023, il comparto alberghiero, con oltre 9 milioni 500 mila presenze (+4,3% sullo stesso periodo del 2022), domina il panorama della ricettività dell’Isola. Resta soddisfacente anche il dato dell’extra-alberghiero che, con quasi 3 milioni 800 mila presenze nel 2023, registra un +9,9% circa sullo stesso periodo del 2022.

Il mercato straniero continua a caratterizzarsi per una forte presenza francese e tedeschi. Ma si è assistito ad una decisa avanzata degli americani che, per il secondo anno consecutivo, si collocano al terzo posto nella graduatoria regionale delle provenienze straniere. L’analisi dei flussi pone, inoltre, in evidenza come, rispetto allo stesso periodo del 2022, nei mesi di bassa stagione la Sicilia abbia registrato un deciso incremento del numero di presenze, specie straniere, superiori a quelle dei mesi estivi.

La previsioni per il futuro

Secondo l’assessore Amata i dati sono destinati a migliorare ulteriormente nei mesi conclusivi del 2023, anche grazie all’attuazione del Programma triennale di sviluppo turistico che punta molto alla destagionalizzazione. E’ fondamentale la diversificazione dell’offerta turistica che guardi a una visione integrata e complementare. Bisognerebbe privilegiare il turismo naturalistico, che comprende aree naturali, riserve marine, attività montane, agriturismi e aree naturali, e vanno in questo senso le numerose iniziative attuate nel corso degli ultimi mesi.

Sono in corso forti investimenti pubblici sulle infrastrutture e molti investimenti dei privati in nuove strutture ricettive di altissimo livello e in resort di lusso. C’è grande attenzione internazionale attorno a questa trasformazione ed evoluzione del settore nell’Isola, che il governo nazionale intende sostenere. Il 7 ottobre si è svolto un primo panel con il governo regionale e le associazioni dedicato alla messa a sistema delle potenzialità, per poi convocare al ministero un tavolo tecnico ‘Sicilia’ con Regione, Comuni, categorie e tutti gli attori della filiera.

In che settori si investiranno le risorse

L’obiettivo principale per migliorare ulteriormente i dati del turismo in Sicilia è dare un’offerta turistica completa partendo dai servizi essenziali. Aumentarne così la qualità per trasmettere un’immagine più positiva dell’isola. Il governo regionale concentrerà la programmazione dei fondi strutturali 2021-2027 per rispondere alla crescente domanda di un turismo di qualità e del settore lusso. Si punterà sui distretti e sulle mete attrezzate, perché le strutture del comparto “lusso” sono ancora troppo poche.

Si stanno creando nuovi percorsi esperenziali e servizi dedicati a fare conoscere la Sicilia delle origini, meno commerciale e più sostenibile. Nasce anche il ‘Marchio Ospitalità Italiana’ gestito con Isnart e il rating attribuito alle imprese che si distinguono per il loro legame con il territorio. In particolare, la novità è rappresentata dal progetto di “Towns of Italy” con cui organizzare viaggi di lusso per stranieri americani e non solo, portandoli verso la scoperta della Sicilia tradizionale.

Martina Fidelio

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