Calcio Catania / A Torre del Greco l’epilogo di una stagione da dimenticare

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Vinceremo la Coppa Italia, riusciremo ad avere la meglio durante i playoff Serie C oppure dovremmo lottare fino alla fine per evitare i playout? Comunque vada la stagione 2023/2024 per il Catania FC è sicuramente da dimenticare…

Un episodio racchiude, in parte, quanto è avvenuto quest’anno soprattutto all’interno dello spogliatoio dei rossazzurri ed ha di fatto impedito qualsiasi sviluppo e narrazione diversa della stagione, a prescindere da Tabbiani, da Lucarelli e da ultimo Mister Zeoli.

La società, da par suo, ha riconosciuto a più riprese i propri errori, ha cercato di porvi rimedio a gennaio, ha fatto grossi investimenti, continua a credere in un progetto che una volta doveva essere sostenibile, ma oggi è pesante come un macigno.

L’episodio emblematico

Durante la prima frazione della gara per la salvezza Turris – Catania, al 19esimo i rossazzurri perdono Davide Marsura, che accusa una momentanea perdita di sensi probabilmente a seguito di un trauma cranico contusivo.

Il giocatore cade a terra toccandosi la testa. L’arbitro ferma il gioco e si accerta del fatto, alcuni giocatori della Turris vedono il calciatore rossazzurro privo di sensi e fanno ampi gesti con le mani per far entrare i medici e la barella.

Portato fuori in barella tra gli scroscianti applausi del pubblico di casa, l’attaccante veneto è stato poi trasportato all’Ospedale Maresca di Torre del Greco.

Il giocatore è stato sottoposto ad accertamenti che hanno comunque escluso complicanze, per cui è stato prontamente dimesso.

Bene, quando Marsura era a terra praticamente quasi nessuno dei giocatori rossazzurri è andato ad accertarsi delle condizioni del compagno. La spiegazione di tutta è qui!

La cronaca della partita

Alla fine, ma solo alla fine, ai punti magari poteva esser un pari.

Tardiva e non sempre limpida la reazione del Catania che ha avuto più di una colpa trasformando un discreto giocatore come Jallow in un campione.

Un tentativo di scatto d’orgoglio lo possiamo registrare nel secondo tempo con il subentrato Peraltra, che cresce davvero a vista d’occhio ma da solo non può bastare.

Cianci e Chiarella hanno provato a inventarsi qualcosa ma questa dose di buona volontà non è stata supportata dalla fortuna.

Adesso bisogna preoccuparsi davvero.

La Turris è una diretta avversaria per non rimanere invischiati nei playout e oltre ad aver dimezzato le distanze da stasera inizieranno a crederci nella rimonta.

A Torre del Greco l’epilogo di una stagione comunque da dimenticare

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