Papa Francesco ha inviato due cardinali di estrema fiducia in Ucraina come espressione di solidarietà e simbolo di concreta vicinanza. Lo annuncia durante l’Angelus di domenica 6 marzo. I due prelati, Krajewski e Czerny, sono già partiti in questi giorni per raggiungere il confine ucraino. L’invio di queste due alte figure ecclesiastiche nel paese dilaniato dal terribile conflitto, è l’ennesima manifestazione del pontefice contro la guerra. Nella giornata di ieri, Krajewski ha raggiunto l’Ucraina, mentre Czerny è arrivato a Budapest, in Ungheria.
L’appello di Papa Francesco per l’Ucraina
All’Angelus di domenica 6 marzo, Papa Francesco aveva lanciato un accorato appello per l’Ucraina. Il pontefice ha descritto la situazione attuale dicendo: ”In Ucraina scorrono fiumi di sangue e di lacrime. Non si tratta solo di un’operazione militare, ma di guerra, che semina morte, distruzione e miseria. Le vittime sono sempre più numerose, così come le persone in fuga, specialmente mamme e bambini. In quel Paese martoriato cresce drammaticamente di ora in ora la necessità di assistenza umanitaria’’. Perciò ha chiesto che si assicurino corridoi umanitari e che l’accesso alle zone di conflitto sia facilitato per offrire aiuto alla popolazione civile. Infine, ha ringraziato chi in questo tragico momento si sta impegnando ad accogliere i profughi. Un ringraziamento che si estende anche ai giornalisti, i quali mettono a rischio la propria vita per garantire l’informazione.
Papa Francesco / Cardinali in Ucraina ‘per portare aiuti e servire il popolo’
“La Santa Sede è disposta di fare del tutto, a mettersi in servizio per questa pace” ha detto il Papa durante l’Angelus in Piazza San Pietro. Per questo motivo, Papa Francesco ha annunciato di aver inviato due cardinali come espressione della solidarietà della Chiesa verso il popolo ucraino. Sono il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere, e il cardinale Michael Czerny, Prefetto ‘ad interim’ del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale. Il loro obiettivo è quello di portare aiuti ai più bisognosi e servire il popolo. ”La presenza di due cardinali lì – ha aggiunto il vescovo di Roma – è la presenza non solo del Papa, ma di tutto il popolo cristiano che vuole avvicinarsi e dire: la guerra è una pazzia, fermatevi per favore, guardate questa crudeltà”.
Ucraina / L’invio dei cardinali: il pensiero del Papa di Chiesa aperta
È impossibile non reagire di fronte alla tragedia in corso in Ucraina. Sono tante le iniziative promosse anche in scala ridotta, come quelle organizzate a Catania, per offrire un aiuto concreto. L’invio dei due cardinali è la più chiara espressione del pensiero di Bergoglio. Perché l’Ecclesia deve uscire da sé stessa, le sagrestie non devono diventare luoghi di chiusura. In particolar modo quando la necessità è quella di darsi da fare verso il prossimo e verso la pacificazione internazionale. Per Papa Francesco servono pastori disposti ad immergersi nelle realtà popolari. Andare incontro al mondo significa manifestare la propria presenza anche, e specialmente, durante questi momenti di scombussolamento. L’obiettivo è non lasciare nessuno indietro, soprattutto in un luogo dove al momento regnano la tragedia e la povertà.
Cardinal Krajevski in Ucraina e la telefonata con Papa Francesco
Il cardinale Krajewski ha incontrato ieri a Leopoli l’arcivescovo Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina. Durante l’incontro hanno avuto la possibilità di parlare al telefono direttamente con Papa Francesco. Questo perché “Papa Francesco – ha riferito monsignor Shevchuk – vuole essere presente di persona attraverso il suo legato. Ed è questo lo scopo della sua visita”. L’inviato del pontefice, Krajewski, ha intenzione di visitare i centri di servizio sociale in Ucraina, incontrare i rifugiati e le vittime della guerra. Inoltre, nella giornata di domani, 10 marzo, parteciperà a una preghiera congiunta con i rappresentanti del Consiglio pan-ucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose. La visita del legato pontificio non si concluderà qui, ma secondo le indicazioni del Papa, rimarrà in Ucraina il tempo necessario per fornire sostegno al popolo ucraino a nome della Santa Sede.
Ucraina / Papa Francesco manda due cardinali in missione, Czerny a Budapest
Intanto Michael Czerny, porporato originario del Canada, è partito ieri da Roma per raggiungere Budapest. Nell’articolo della rivista Aggiornamenti Sociali, scritto dallo stesso prefetto ad interim del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, ha definito il suo viaggio ”di preghiera, di profezia e di denuncia’’. La sua una missione di vicinanza e sostegno parte dalla stazione di Kedeli, dove i profughi sono accolti dalla Caritas ungherese e altre organizzazioni (tra cui la Croce Rossa, l’Ordine di Malta e i protestanti). Nel pomeriggio, Czerny si è recato nella Chiesa di San Pietro Canisio per visitare e incoraggiare l’opera di assistenza della Comunità di Sant’Egidio. La speranza è che anche il cardinale Czerny possa attraversare il confine nei giorni successivi ed entrare in Ucraina, ma questo dipenderà dall’evoluzione della situazione.
Pia Huang