L’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana) di Catania – informa un comunicato del responsabile comunicazione e ufficio stampa, Gianluca Virgillito – ha un nuovo direttivo. Nell’ottica di un naturale processo di rinnovamento e all’insegna del coinvolgimento di tutti – colleghi esperti e anche giovani pieni di energia e nuove idee – desiderosi di far parte dell’associazione, il noto giornalista Lucio Di Mauro è stato eletto nuovo presidente.
Si tratta – si legge nella nota stampa – di un risultato che premia l’impegno costante messo in campo negli anni nel giornalismo religioso ed ecclesiastico dal collega, un consenso generale e segnale di stima.
La capacità di Lucio Di Mauro di raccontare con profondità e sensibilità le dinamiche del mondo ecclesiastico ha lasciato un segno significativo, rendendolo un punto di riferimento per la stampa cattolica. Con un contributo degno di nota anche per i settori dell’arte, della cultura e dello spettacolo. Un’elezione, insomma, che conferma il valore del suo operato.
Il nuovo consiglio direttivo dell’Ucsi Catania
A coadiuvare il neo eletto presidente Di Mauro, all’interno del direttivo provinciale, una squadra variegata e impegnata nel contesto cattolico. Gli eletti, componenti il nuovo Consiglio direttivo Ucsi Catania per un mandato di quattro anni sono: Enzo Caruso, vice presidente; Antonella Guglielmino, segretaria; Giuseppe Di Bella, tesoriere; Gianluca Virgillito responsabile comunicazione e ufficio stampa. Marcello Strano, Alessandra La Farina, Sandro Gaglio e Mimma Cucinotta consiglieri.
Tra i primi rilievi del nuovo presidente il ruolo cruciale del giornalismo nella costruzione di ponti tra la Chiesa e la società civile. “Il mio obiettivo è esercitare con consapevolezza e connessione umana il ruolo affidatomi. Ruolo che considero una missione a servizio dello sviluppo di Ucsi e in linea con lo spirito di Ucsi” ha ribadito Lucio Di Mauro subito dopo l’elezione di giorno 25 novembre. Data in cui – non a caso – si è celebrata la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
“Nulla succede per caso – ha affermato il neo presidente. Tra i nostri compiti c’è sicuramente quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani”.
Poi un riferimento a Sant’Agata, fulgido esempio di fede e forza di spirito, capace di restare ferma nei propri propositi anche dopo l’amputazione delle mammelle. “Sant’Agata ha seguito Gesù con il suo vissuto. Ha rinunciato a opportunità e benefici facili, ha accettato la morte pur di non vergognarsi di essere cristiana”.
Infine doveroso anche il ringraziamento al presidente uscente – e nominato presidente onorario di Ucsi Catania – il preside Giuseppe Adernò. “Spero di poter continuare il percorso intrapreso in questi anni in maniera esemplare da Giuseppe Adernò – ha concluso Di Mauro. Ma questo sarà possibile soltanto grazie al supporto di tutti i componenti dell’Ucsi Catania”.
Elezione consiglio direttivo Ucsi / Gli interventi
L’assemblea provinciale che ha portato all’elezione del nuovo direttivo si è tenuta nella sala conferenze del centro “Casa Betania”. E’ stata aperta dal consigliere nazionale dell’Ucsi Gaetano Rizzo, commissario “ad acta”. Ad essa ha fatto seguito la riflessione spirituale di don Giuseppe Longo, consulente ecclesiastico dell’Ucsi Sicilia. Ed anche la relazione del presidente uscente Giuseppe Adernò e l’intervento del presidente di Ucsi Sicilia, Domenico Interdonato. Ha concluso i lavori l’intervento del segretario nazionale Ucsi, Salvatore Di Salvo. Presente pure il presidente del Collegio Garanti dell’Ucsi, Antonio Foti. L’assemblea ha poi eletto per acclamazione il nuovo consiglio provinciale per il periodo 2024/2028.
“Inizia un nuovo percorso a Catania con la presidenza di Lucio Di Mauro e il suo gruppo di lavoro – ha dichiarato Domenico Interdonato. A loro auguro un buon inizio, con l’obiettivo di potersi inserire in maniera armonica negli ambienti, mediatici, culturali e religiosi della città e della provincia. Nel gruppo ho percepito il giusto entusiasmo che accompagnerà le imminenti iniziative giubilari a Catania e a Roma”.
“L’elezione di Lucio Di Mauro a presidente dell’Ucsi di Catania – ha spiegato Gaetano Rizzo – è sinonimo di garanzia anche per lo staff che ha saputo allestire un consiglio direttivo di prim’ordine e con competenze diversificate. Sono lieto che l’assemblea dei soci abbia accolto la proposta di nominare Giuseppe Aderno’ presidente onorario della sezione etnea. Dimostrando così di avere colto le tangibili testimonianze di impegno e signorilità che hanno contraddistinto la sua azione. E per questo lo ringrazio dal profondo del cuore”.
“Accogliamo con grande soddisfazione l’elezione di Lucio Di Mauro a presidente della sezione provinciale di Catania – ha detto Salvo Di Salvo – Un amico e stimato giornalista che saprà portare avanti, in continuità con la presidenza del preside Adernò, a cui va il nostro grazie per il servizio svolto in questi undici anni, gli obiettivi che l’Ucsi ha messo al centro del dibattito professionale e culturale. I migliori auguri di buon lavoro per l’insieme delle attività che avrà il compito di portare avanti, insieme ai componenti del consiglio provinciale, per far fare il salto di qualità alla sezione”.
Elezione nuovo direttivo Ucsi / L’intervento di Giuseppe Vecchio
Fin qui il comunicato stampa, ma non è tutto.
Ci consta direttamente che, durante l’assemblea, è intervenuto il nostro direttore, Giuseppe Vecchio, ex presidente regionale dell’Ucsi. Egli ha letto e argomentato brevemente il ricorso inviato il 22 novembre scorso, tre giorni prima dell’assemblea, al Collegio nazionale dei garanti dell’Ucsi. E, per conoscenza, al presidente e al segretario nazionali e al presidente regionale. Ricorso al quale hanno aderito, per iscritto, altri undici soci.
Pubblichiamo integralmente il testo del ricorso, consegnato da Vecchio nelle mani dei dirigenti nazionali dell’Ucsi presenti all’assemblea.
Oggetto: ricorso contro la convocazione dell’assemblea Ucsi della provincia di Catania, da parte del commissario ad acta, per il 25 novembre 2024. Convocazione da ritenersi nulla.
I sottoscritti soci Ucsi ricorriamo a codesto Collegio nazionale dei Garanti. E chiediamo di dichiarare nulla, perché in contrasto con lo Statuto e il regolamento dell’Unione che raccoglie i giornalisti cattolici e perché viola principi elementari di trasparenza e democrazia, la convocazione dell’assemblea provinciale Ucsi, deliberata dal “commissario ad acta” Gaetano Rizzo per il prossimo 25 novembre 2024 a Catania.
In particolare:
- La convocazione è nulla, a nostro parere, perché firmata da un commissario illegittimo, in quanto nominato dal presidente regionale, cui le norme statutarie e regolamentari non riconoscono questo potere.
. Questa affermazione si ricava dal fatto che il Regolamento, laddove parla di nomina commissariale (due volte e riferite all’assemblea regionale, art. 6.7 e 6.8) affida il compito ad organismi collegiali, una volta la Giunta e l’altra il Consiglio nazionale. Mai, quindi, a un dirigente singolo.
. E, siccome (art. 7.5 del Regolamento) è previsto che “Per l’affidamento di incarichi territoriali si procederà coerentemente agli Statuti e al regolamento”, a nostro parere, l’atto presidenziale del commissariamento della sezione provinciale di Catania è da considerarsi nullo.
- Anche la nomina di un commissario che non è terzo, rispetto alla materia dell’incarico affidatogli, in quanto appartenente alla stessa sezione Ucsi che dovrebbe normalizzare, è, a nostro parere, una palese violazione dei principi di trasparenza e democrazia.
- Riguardo, poi, al merito della convocazione, si contesta il fatto che il commissario ad acta ha debordato dal compito che gli era stato assegnato. Assumendo alcuni provvedimenti, i quali, a nostro parere, rappresentano motivi di nullità della convocazione stessa, riguardando, questi provvedimenti, azioni proprie dell’assemblea, nella sua sovranità:
. la decisione circa la presentazione di liste di candidati da inviare entro il 14 novembre, cioè 11 giorni prima, al commissario stesso.
. Il fatto che le liste devono essere formate da 9 soci.
- Osserviamo, a proposito, che lo svolgimento dell’assemblea provinciale non è normata nel regolamento, ma, ripetiamo, si procede per analogia (come scritto nella carta regolamentare). La votazione su liste è prevista, invece, per l’assemblea nazionale. Ma è prevista durante i lavori assembleari, perché questa è la sede nella quale dovrebbero maturare le candidature.
- Anche la decisione circa il numero di componenti del Consiglio che si va ad eleggere (9) è assolutamente arbitraria e illegittima, laddove, per gli incarichi regionali, il Regolamento (art. 7.1) prevede un numero da 5 a 9. Affidando chiaramente all’assemblea la decisione finale circa il numero dei componenti. Anche in questo caso, per analogia, è l’assemblea provinciale chiamata a decidere.
- La decisione (illegittima) del commissario circa la presentazione delle liste, richiama una doppia violazione, di trasparenza e di democrazia, che si sostanzia nella mancata pubblicazione, comunque la comunicazione, in concomitanza con la convocazione dell’assemblea, dell’elenco dei soci aventi diritto al voto e, come tali, titolari anche del diritto passivo.
Affermare che sono stati violati i principi minimi di democrazia (in base ai quali tutti i soci hanno uguali diritti) e di trasparenza (accesso all’elenco dei soci) è forse poco;
Ci teniamo a dichiarare, anche in questa sede, che ci duole ricorrere a un’azione così dirompente; ma siamo stati costretti dagli eventi.
Siamo convinti di agire per il bene dell’Ucsi.