Un fenomeno sempre più diffuso, anche in Italia: ragazzine condannate ai matrimoni forzati

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(18-8-2013) Non possiamo vivere senza guardare alle nostre tradizioni, quelle che hanno plasmato la nostra mentalità, la nostra cultura e la lingua in cui ci esprimiamo e che costruiscono dentro di noi l’immaginario della nostra personalità.
matrimonio forzato 1Se però questa componente di crescita diventa un monolito irrigidito e intangibile, ci si ritrova in un letto di Procuste e si procede ad amputazioni che distruggono l’equilibrio presente e compromettono quello futuro.
Sgomenta perciò seguire la sorte di ragazzine, ormai europeizzate, condannate al matrimonio forzato nel loro paese d’origine. In Inghilterra vige lo stato d’allerta agli aeroporti sui voli con destinazione Afghanistan, India, Pakistan, Bangladesh: con il pretesto di far visita alla famiglia in terra straniera in un momento di vacanza scolastica, le giovanissime vengono condannate a una sorte raccapricciante.
In Inghilterra le scuole infatti abitualmente si chiudono al 20 luglio ed allora il Governo ha lanciato l’allarme: agli operatori aeroportuali è richiesto di osservare attentamente i passeggeri.
Come può però una giovanissima trovare il coraggio di sottrarsi ad un’autorità così impositiva? Con il rischio di essere abbandonata dalla famiglia e di ritrovarsi sola? Jasvinder Sanghera, che a soli 16 anni è passata per questa disavventura, ha fondato la Ong “Karma Nirvana” che opera perché ad altre sia risparmiata l’umiliazione inflittale. Le giovani, dopo il viaggio, vengono consegnate al marito prescelto, di solito ben maturo se non anziano, un perfetto sconosciuto, il quale non ha remore o attenzioni e procede a violentarle.
Poche riescono a sfuggire al triste destino.
La ragazzina non può opporre resistenza, i documenti sono validi, il mutismo dettato dalla paura, dalle intimidazioni, favorisce questa deportazione con destinazione non nozze ma stupro.
A casi estremi, estremi rimedi: un cucchiaio o un oggetto metallico nascosto nelle mutande può offrire un varco di salvezza: al controllo il metal detector suona e la ragazzina viene portata in una zona protetta dagli agenti della sicurezza per essere esaminata, qui, ormai sola, può svelare l’inganno ed essere affidata all’Ong che provvederà a salvarla.
Non sono fantasie elucubranti. I dati rilasciati dall’Unità del Ministero degli Esteri britannico si impongono: 400 segnalazioni, fra giugno e agosto, di cui più di un terzo sotto i 16 anni e 6.500 telefonate di richieste di aiuto in un anno.
Non ci vuol molto a capire che il sommerso accrescerebbe ancora di più le cifre.

Cristiana Dobner

(Fonte: SIR)

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