Una marcia contro l’indifferenza, una marcia di civiltà, una marcia per stringersi attorno ad un giovane che ha avuto il coraggio di dire la verità, la sua verità! Una marcia contro la pedofilia!
La città di Acireale ha dimostrato di essere matura, ha voluto dare un segnale forte, ha voluto, con la compostezza e la serietà che la contraddistinguono, dire la propria su una vicenda che ha lasciato tutti sgomenti. Nei giorni scorsi si è detto e scritto di tutto, ma la rispostadellacittà è arrivata in silenzio, è arrivata dalle famiglie per strada con i propri bambini (davvero tanti), è arrivata dal laicato cattolico e non, è arrivata da uomini e donne di tutte le età, è arrivata da suore e sacerdoti. Un silenzio per gridare forte la propria vicinanza a Teo.
Il corteo si è mosso da piazza indirizzo alle 19,30, tante persone, centinaia. I giornalisti e i fotografi facevano a gara per riprendere qualsiasi scorciodellamanifestazione, nata “dal basso”. Un tam tam partito dalla rete, un mondo che non è più possibile sottovalutare, un’agorà virtuale dove opinioni, gesti e foto viaggiano a ritmi vertiginosi. Troppo vertiginosi per chi è ancora abituato a penna e calamaio. Un corteo di persone perbene, un corteo di persone che non sono contro “qualcuno”, no! Ma contro “qualcosa” di abominevole quanto schifoso, che è la pedofilia! I bambini portavano lo striscione che apriva il corteo “ Grazie Teo, Acireale ti abbraccia”, un abbraccio sincero ed onesto, l’abbraccio a un fratello fragile, ma forte e coraggioso oggi. L’abbraccio di una città scossa dal profondo, dove tutto spesso passa nell’indifferenza, o nel chiacchiericcio da bar, in quel dannato fatalismo che la “frega”, ma che sa reagire ed alzarsi in piedi con nobiltà e fierezza. Un lungo corteo, che all’arrivo a piazza Duomo, ha applaudito, un applauso commosso, una città in piedi. Nessuno può permettersi di giudicare lo sconvolgimento psicoemotivo di chi è “vittima”.
Rimane il silenzio e il rispetto in attesa che la giustizia “terrena” faccia il suo corso. Rimane un momento intenso, carico di sentimenti e di dolore, che ha voluto esprimere solidarietà e vicinanza e che “di fatto” ha scritto una pagina di storiadellanostra città.
Giovanni Rinzivillo