Una raccolta di poesie per celebrare “Cinquant’anni d’amuri”

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Nino Grasso Atlante, poeta siciliano acese, noto a tutta la città non solo per le sue doti poetiche, ma anche per essere stato amministratore comunale (facendosi promotore negli anni Novanta del gemellaggio tra Acireale e la città argentina di Mar del Plata), per la sua attività di docente presso l’Università popolare “Giuseppe Cristaldi” e, soprattutto, per la sua personalità aperta, disponibile e signorile – da gentiluomo d’altri tempi, verrebbe da dire –, ha raggiunto il ragguardevole traguardo dei cinquant’anni di matrimonio, avendo sposato l’8 luglio 1961 la signora Maria Catena (Mariuccia) Mineo. Per l’occasione, ha pubblicato un altro libretto di poesie dedicato, naturalmente, alla moglie, ma anche ai figli ed ai nipoti. In “Cinquant’anni d’amuri” si ripercorrono infatti gli anni del suo matrimonio segnati dalle tappe della nascita dei figli, del matrimonio dei figli e della nascita dei nipotini. Cinquant’anni segnati anche da una profonda fede, testimoniata dalla premessa-promessa iniziale e dalla preghiera conclusiva, un patto di fede e di reciproca dedizione rinnovato nella chiesa del Suffragio alla presenza di numerosi parenti ed amici. Nei testi poetici (parte in siciliano e parte in italiano) si evidenzia dapprima la gioia per la presenza dei bimbi piccoli che animano la casa, seguita dalla malinconia di “’Na casa fridda” nel momento in cui i figli prendono il volo per formare una loro famiglia. Ma la malinconia dura poco e si trasforma nuovamente in gioia all’arrivo dei nipotini.

Questi “corsi e ricorsi” familiari vengono anche sottolineati dalla ripresa di alcune poesie a distanza di anni, poesie che vengono quasi completate, alla luce degli avvenimenti successivi, con una visione diversa e più matura della realtà. La raccolta è permeata da un “senso altissimo della famiglia, sostenuto da uno speciale affetto rivolto alle più giovani generazioni e al loro futuro”, come evidenzia nell’introduzione Rosa Grillo. Una delle riflessioni poetiche verte infatti proprio su questo argomento: “Ci vulissi ’na stirzata!”, dice l’autore, perché è solo con l’impegno quotidiano che “si costruisci ’na vera famigghia”. Ci complimentiamo con Nino Grasso Atlante per la sua vena poetica sempre viva e per la solida famiglia che è riuscito a costruire nei cinquant’anni del suo matrimonio.

Nino De Maria

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