È stata una grande festa la conclusione dell’Anno accademico 2022/2023 dell’Università Popolare “Giuseppe Cristaldi” di Acireale nel suo XXV anno di attività.
Nei locali del Teatro “Turi Ferro” dell’Istituto San Luigi che, nelle sue ampie aule, ospita i corsi della stessa Università, un folto pubblico ha voluto unirsi all’equipe dirigenziale, al corpo docenti e ai numerosi corsisti per celebrare la “Cultura”.
E’ stato proprio questo l’intento evidenziato dal presidente prof. Angelo Pagano ad apertura della piacevole serata. Questo ritrovarsi e stare insieme all’insegna della “Cultura” è “lo stimolo che coinvolge persone che, in età adulta, si approcciano con il sapere per una crescita esaltante”.
A questo punto mi piace chiamare il campo il buon Dante a cui il prof. Franco Battiato ci ha fatto accostare, in diversi anni, per seguire l’itinerario dantesco delle tre cantiche della “Divina Commedia”. Prendo in prestito le parole che Dante mette sulla bocca di Ulisse e le utilizzo per dare una definizione all’attività dell’Università Popolare: “seguir virtute e conoscenza”. Dove “virtute” è il bello, il buono, il vero che, uniti alla sete della conoscenza, proiettano la persona umana verso orizzonti nuovi. Coinvolgenti. Esaltanti.
L’Università Cristaldi magnifica la cultura
È una scelta quella di “seguir” impiegando parte del proprio tempo disponibile. Impegnando soprattutto le proprie facoltà mentali per immergersi nell’affascinante mondo classico. Poi nell’arte, nella storia, nella letteratura, nelle lingue, nelle varie scienze. Relazionandosi nell’armonia dell’intesa interpersonale con gente che porta in campo mille disparate esperienze diverse di vita. Questa è l’Università Popolare “Giuseppe Cristaldi”.
Il presidente Angelo Pagano, esimio Dirigente di Ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (che conclude proprio quest’anno la docenza presso l’Università di Catania in insegnamenti specialistici per il corso di laurea in Fisica), ha richiamato, in una breve sintesi, alcuni momenti dell’attività svolta dall’Università Popolare in quest’anno accademico. Oltre cinquanta i vari corsi che si sono susseguiti con l’apporto di docenti specializzati.
Rosa Maria Garozzo ha presentato, con lo stile che la distingue, i vari momenti del programma. Cinque alunne che hanno seguito il corso tenuto dalla maestra Antonella Scandura si sono esibite in ritmi di balli Latino-Americano riscuotendo lunghi applausi: Maria Grazia Cortegiani, Giovanna Di Bella, Rosa Maria Garozzo, Maria Pappalardo, Ausilia Patanè.
Pittura, teatro e musica nel saggio di fine anno
Sono stati, quindi, consegnati degli attestati agli alunni che hanno seguito il corso “Essere creativi con la pittura” tenuto dalle maestre Cettina Carlesi e Ausilia Patanè: Salvatore Aleo, Pieralba Barbagallo, Venera Garozzo, Anna Leotta, Graziella Lo Faro. E ancora, Gabriella Marino, Nuccia Martinez, Angela Pennisi, Rosanna Porto, Fulvio Puglisi, Angela Russo, Orazio Seminara, Carolina Tirrena, Rosario Viola.
A questo punto, l’affiatato “Gruppo Teatrale” mette in scena la recita dell’atto unico di Achille Campanile dal titolo “Visita di condoglianze”. Adattamento e regia di Alfio Vecchio, con la collaborazione di Rosa Barbagallo e l’assistenza di scena di Salvatore Cardillo.
Con impegno e con una entusiasta interpretazione si sono esibiti: Giovanna Di Bella, Carmen D’Anna, Lella Costa, Terenzio Falcotti, Rosa Maria Garozzo, Mariella Grasso. E ancora, Roberto Pennisi, Alfio Pippo Salemi, Gaetano Torre, Ausilia Patané, Nuccio Gennaro, Rosa Palella, Pippo Grasso, Cettina Spoto, Enzo Mancuso, Silvia Principato. Applausi a scena aperta.
Ha concluso la serata l’esibizione del numeroso coro diretto dalla maestra Vera Pulvirenti che, da anni, appassiona alla musica buona parte dei corsisti che, con grande entusiasmo, allietano i momenti salienti dell’Università. Hanno eseguito l’Inno dell’UPGC, Non ti scordar di me, Halleluia, E vui durmiti ancora e Aggiungi un posto a tavola.
Prima di chiudere, il presidente ha voluto ringraziare pubblico e protagonisti. E ha rivolto anche un particolare pensiero al corpo dei docenti che hanno animato gli oltre cinquanta corsi delle varie discipline. Un prestigioso dono di “conoscenza” nel campo culturale acese.
Nino Leotta