Calcio / Uno-due di Catalano e Pussetto e per l’Acireale è notte

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Fanno festa i giocatori del Città di Sant'Agata dopo il gol di Catalano

Uno-due di Catalano e Pussetto e per l’Acireale è notte. Passa il Città di Sant’Agata (0-2), bravo a far prevalere, alla distanza, il calcio semplice e razionale del suo nuovo tecnico. Ezio Raciti, artefice la stagione scorsa del miracolo-Messina, firma il suo primo successo sulla panchina della formazione biancazzurra e inguaia l’Acireale. Partita non bella, specie nel primo tempo nel quale le due formazioni, pressate entrambe dall’urgenza del risultato, si sono un po’ guardate a distanza. Difese abbastanza attente e poche iniziative significative da una parte e dall’altra. Più pungente la formazione ospite, anche se non si può dire che Zizzania abbia rischiato più di tanto.

Acireale motivato ma approssimativo nell’applicazione dei suoi schemi d’offesa

Quello che è certo, a fronte di un Acireale motivatissimo ma approssimativo nell’applicazione dei suoi schemi d’offesa, sono stati proprio i biancocelesti di Raciti ad affacciarsi con più convinzione nella metà campo granata. E lo dimostra il fatto che per registrare il primo tentativo d’offesa degli uomini di Epifani occorrerà arrivare alla mezzora della prima frazione di gioco.

Non convincono le scelte iniziali di Epifani, Marchionni resta in panchina, in avanti ci prova soltanto Kapnidis

Non convince l’assetto tattico della formazione acese (perché la novità del 3-5-2?) al di là delle stesse scelte tecniche (perché Marchionni in panchina?). Due opportunità comunque i granata riescono a procurarsele ma l’inserimento di Blaze (40’) lungo la fascia sinistra non trova il finalizzatore né è fortunato Kapnidis la cui conclusione viene ribattuta dalla difesa ospite in quella che di fatto risulta l’unica occasione da gol costruita dai granata in tutto il primo tempo.

Tridente d’attacco nella ripresa, Mal fa tremare la traversa della porta ospite 

Epifani, nella ripresa, prova a ridisegnare la squadra: fuori Di Mauro dentro Milo prima che Marchionni vada a rilevare l’esordiente Marchetti. Acireale adesso in chiave offensiva, il 3-5-2 iniziale cede il posto a quel 3-4-3 sul quale i granata avevano costruito la vittoria sul Castrumfavara. Ma stavolta le cose vanno diversamente. Mal fa tremare la traversa della porta del Città di Sant’Agata prima che Epifani decida di giocare la carta-Capogna. Acireale più convinto e più concreto?

L’estro di Catalano e Pussetto spengono le speranze dell’Acireale: 0-2 e  classifica in sofferenza

Neanche il tempo di pensarlo che l’estro di Catalano crea le premesse per il successo

Marchetti a terra, immagine emblematica della sconfitta granata

ospite: affondo lungo la fascia sinistra, avversari saltati come birilli e un pallonetto liftato che tradisce Zizzania: 0-1. Partita segnata? L’Acireale prova a reagire, ci mette cuore e volontà ma le sue iniziative risultano tanto generose quanto confuse. Epifani richiama Mal e si affida a  Tripicchio ma il raddoppio ospite (gran gol di Pussetto al 30’) tarpa definitivamente le ali alla squadra e a nulla serve il finale, generoso ma confuso: 0-2 per il Sant’Agata, seconda sconfitta casalinga consecutiva per l’Acireale e classifica che si fa pesante.  A Reggio, mercoledì, la prima occasione di riscatto per i granata.

Giovanni Lo Faro

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