Canto al Vangelo domenica 22 dicembre ( Lc 1,38 )
Alleluia, alleluia. Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola. Alleluia
Vangelo domenica 22 dicembre ( Lc 1,39 – 45 )
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Parola del Signore
Riflessione sul vangelo di domenica 22 dicembre
La Liturgia di questa quarta domenica di Avvento, presenta il brano del vangelo di Luca nel racconto della visita di Maria ad Elisabetta.
Il brano si apre con l’immagine di Maria che si alzò e andò in fretta verso la regione dove abitava la cugina Elisabetta.
Leggendo questo brano del Vangelo, ci si può soffermare su questi due verbi: si alzò e andò in fretta. Dopo l’annuncio dell’ arcangelo Gabriele a Maria, per la Vergine si presentava un periodo difficile. Tuttavia non si scoraggia, non guarda in basso sui problemi ma si alza volgendo il suo sguardo verso Dio. E non pensando a se stessa, pensa a dare aiuto alla cugina anziana.
Andò in fretta; andando verso la casa di Elisabetta, Maria con il passo veloce di chi ha la vita ed il cuore pieni di Dio, porta e comunica la gioia alla cugina anziana.
Maria, la Madre di Dio, ci esorta ad alzare lo sguardo verso Gesù e a camminare in fretta verso il Natale.
Il cristiano deve vivere sempre con lo sguardo volto verso Dio, camminando con passo spedito per portare con la testimonianza della propria vita, la gioia e l’amore di Dio.
Come ha fatto Maria: “ In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi , il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore ha detto”.
Letizia Franzone