Il turismo in Sicilia è in continuo aumento e chi vuole concedersi una pausa di relax sceglie la nostra isola che offre bellezze naturali, buon cibo e intrattenimento.
Per chi ama la tranquillità, è stata una scelta felice quella di trascorrere il Ferragosto a Marettimo, l’isola più antica dell’arcipelago delle Egadi.
Marettimo è considerata l’Area Marina Protetta più grande d’Europa, ideale per chi programma le proprie vacanze lontano dai luoghi affollati, per restare a contatto con la natura selvaggia ed incontaminata.
Meta turistica molto gettonata da chi possiede panfili e yacht, ma anche da chi viene a visitarla tramite aliscafo. Gran parte dell’isola, abitata tutto l’anno da poche centinaia di persone, si può visitare solo via mare per raggiungere luoghi esclusivi. Quali: il castello arroccato di Punta Troia che domina dall’alto l’isola, o calette nascoste con fondali di colore azzurro e verde smeraldo.
Poche le strutture ricettive sull’isola. Soltanto una struttura sostenibile costituita da appartamenti poiché è molto frequentata dai possidenti di barche e panfili, oltre che da tanti giovani che permangono sull’isola una sola giornata.
Nell’isola non c’è vita notturna, solo relax
Nel centro abitato dell’isola si trovano diversi bar e ristoranti per trascorrere piacevoli serate all’insegna del relax. Non c’è vita notturna e la sera, i turisti preferiscono passeggiare tra le viuzze dell’isola, visitando qualche negozietto per scegliere qualche regalo. Vanno a cenare nei ristorantini che si affacciano sul mare per degustare i piatti tradizionali del luogo, godendo dello splendido panorama dell’isola puntellata di stelle.
Va forte il ristorante “La Scaletta Lounge bar & restaurant” caratteristico per la sua terrazza panoramica, dove fare l’ aperitivo ascoltando musica dal vivo.
La cucina è basata su piatti esclusivamente di pesce appena pescato. Ma il piatto tradizionale che la contraddistingue è la pasta con l’aragosta in brodo. Ricetta antichissima, a base di spaghetti sminuzzati nel brodo di pesce e serviti in una pentola insieme alle aragoste appena pescate.
La tradizione dei gavettoni
Ogni anno a Marettimo, per il giorno di Ferragosto, si ripete una tradizione, quella dei gavettoni. Un’usanza singolare attuata soprattutto nei giorni del 14 e 15 agosto, dalle ore 14 alle 18. I gavettoni si fanno un po’ ovunque e mentre si passeggia per le viuzze dell’isola, dall’alto dei tetti delle case, piovono secchi d’acqua.
Marettimo è anche devozione. Il 15 agosto, con la processione in mare della Madonna del Rotolo, si porta la statua in giro per tutta l’isola. E’ una riproduzione di Maria Santissima di Trapani custodita dentro la cappella detta “del Rotolo”, che si trova a 500 metri a sud del centro abitato, sulla strada che porta al cimitero.
La Madonna del Rotolo meta di pellegrinaggi
La cappelletta pare che sia stata eretta nel 1922, come recita una lapide posta all’interno della piccola chiesa. Si racconta che un grosso masso, detto il “rotolo”, si trovasse quasi davanti alla cappella, in bilico tra la strada e la scogliera. E si sia fermato per miracolo proprio in quel punto, salvando un pescatore che con la sua canna da pesca si trovava nella scogliera sottostante. Il pescatore, in segno di ringraziamento, fece costruire il piccolo edificio sacro.
Un’altra versione, tramandata dagli anziani, racconta, invece, del ritrovamento di una piccola effigie della Madonna di Trapani proprio in quella località. E che un costruttore decise di erigervi una piccola edicola votiva. Ma, per la morfologia del terreno, fu costretto a spostarsi di qualche metro. Il giorno seguente, dopo che i lavori furono terminati, il grosso masso vi rotolò sopra distruggendo la costruzione. Così si decise di ricostruire la cappella proprio nel punto esatto dove era avvenuto il ritrovamento.
Da allora, la Madonna del Rotolo è meta di pellegrinaggio. Ci si riunisce al mattino presto del 1° agosto per la “quinnicina”, quindici giorni di preghiera per prepararsi alla celebrazione del 15 agosto. Quando si svolge la processione in mare, dallo Scalo Nuovo allo Scalo Vecchio, seguita da un caratteristico corteo di barche locali e non. Partecipano i bambini con i tipici berretti, insieme alle autorità locali. Si conclude con la Messa nel piazzale Monterey.
Giusy Giacone