Vaccino anti Covid, il danno della disinformazione. Vediamo le percentuali di trombosi causate a seguito dell’assunzione di particolari farmaci. Sono dati dell’Agenzia Europea del Farmaco, non me li sogno io.
Dunque: la pillola anticoncezionale provoca 500-1.200 casi di trombosi ogni milione di donne che l’assumono (0,05% – 0,12%); il fumo 1.763 casi ogni milione di fumatori (0,18%); l’eparina, farmaco anticoagulante, 5.000 casi su un milione di somministrazioni (0,50%); il Covid 165.000 casi ogni milione di pazienti (16,4%!).
E i vaccini? I vaccini tanti contestati? Ecco: provocano 4 casi di trombosi ogni milione di abitanti, lo 0,0004%. Praticamente niente (con tutto il rispetto per coloro che hanno perso la vita!).
Avete forse sentito in televisione qualcuno proclamare di stare attenti a usare la pillola anticoncezionale, o addirittura di non usarla? Guai! Vi sarebbe una sollevazione! E le sigarette? È scritto sulle scatole che sono pericolose, ma vengono ugualmente vendute (il che è abbastanza assurdo) con tanto di beneplacito dello Stato che vi lucra abbondanti tasse.
Vaccino anti Covid, la disinformazione crea paura
Tutti si stanno invece concentrando sui vaccini, i più innocenti. Al punto di creare nell’opinione pubblica forti patemi d’animo, con tante persone (si parla del 15%, in crescita) che non vogliono vaccinarsi perché hanno paura. Non vi pare eccessivo? Non vi sarà sotto qualche altro interesse, magari economico?
Al proposito leggete la nostra intervista al dottor Maurizio Borghetti. Per questo io vorrei portare l’attenzione sull’informazione televisiva e giornalistica. Oggi per poter essere ascoltati, quindi poter vendere o raccogliere tanti ascoltatori da presentare agli inserzionisti, bisogna stupire. Per stupire bisogna caricare le notizie. E – come sappiamo – non sono i fatti normali che stupiscono, ma quelli al di fuori del normale.
Ed ecco allora che un caso di trombosi su centinaia di migliaia di vaccinati diventa l’argomento del giorno. Tutti lo riprendono, senza affiancare alla notizia le dovute corrispondenze per dare ad essa il giusto valore, come abbiamo fatto noi all’inizio di questo pezzo. L’episodio viene caricato di un significato al di là del reale, la gente si spaventa e si preoccupa, rifiuta il vaccino… e se non ci vacciniamo, non usciremo da questo perverso virus che causa milioni di morti. A questo punto bisogna chiedere ai giornalisti maggiore responsabilità… come per fortuna sta avvenendo negli ultimi giorni. Forse si sono accorti!
Giorgio Zucchelli
direttore “Il Nuovo Torrazzo” (Crema)