Valverde / Aumentano reati ambientali e multe per infrazioni al Codice della strada. Parla Gianfranco Conte, comandante della polizia municipale

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Via Caramme

Dal 2015 ad oggi la polizia municipale di Valverde ha raddoppiato le sanzioni amministrative per i reati ambientali – superando i 100 verbali nel 2017 – e quelle inerenti il codice della strada. Sequestrate inoltre parecchie piantine di marjuana, 45 mila confezioni d’acqua perché conservate in un deposito nel territorio sotto il sole a luglio. “La nostra presenza nel territorio adesso non è capillare come dovrebbe essere, è migliorabile – ci ha detto il comandante della polizia municipale di Valverde, Gianfranco Conte -. Bisogna considerare  – ha continuato – che il comando polizia municipale di Valverde ha una età media attorno ai 57 anni; questo va a nocumento della resa in termini di servizio, sarebbe auspicabile l’inserimento di nuove forze per poter migliorare il rapporto con l’utenza e la presenza nel territorio.
“L’amministrazione ci sta supportando – ha dichiarato ancora il comandante -, mi ha dato la possibilità di investire nel territorio in telecamere e questo mi facilita il compito nella raccolta dei rifiuti quindi nell’andare a perseguire lo ‘sporcaccione di turno’. Abbiamo delle telecamere mobili, la ditta ci cura i collegamenti via internet, li sistema e ce li sposta secondo le nostre esigenze. Le abbiamo posizionate in via Seminara, nei pressi della villa Scapagnini, in via Caramme, al complesso Sant’Anna, nella zona Peep, e sono state fatte elevate diverse multe. Provvederemo di curare il parco giochi della zona Peep e metterlo sotto costante monitoraggio. Con l’aiuto di volontari dell’associazione Aeop apriamo i sacchetti dell’immondizia e, se abbiamo indizi, andiamo a verbalizzare”.
A Gianfranco Conte abbiamo posto due domande.
– Se dovesse lanciare un appello ai valverdesi cosa direbbe?
“Collaboriamo, non vedete la divisa come un ostacolo o un nemico. Con la collaborazione di tutti riusciamo ad ottenere risultati migliori. Dobbiamo andare avanti sulla civile convivenza e questo è da inculcare soprattutto ai genitori. Quello che non mi stanco mai di ripetere è di collaborare con le Forze dell’ordine nel caso di sequestri per mancanza di casco sui motorini, di non prenderla come un’offesa”.
– Si è pensato di partire dalla scuola, di sensibilizzare i ragazzi?
“Ho fatto richiesta alla dirigente scolastica per realizzare una serie di incontri, dobbiamo evolverci e sapere come rapportarci con i ragazzi, entrare nelle scuole e fare educazione stradale e civica, quella che non si fa più”.

Graziella De Maria

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