Ieri a Valverde una bomba d’acqua ha causato seri danni nei pressi della piazza e del Comune, ma anche l’allagamento di diverse attività commerciali
con conseguenze più o meno gravi. Un’ulteriore piccola voragine in paese e paura, tanta paura nel cuore dei valverdesi. Non ci sono stati altri danni in Santuario e questa mattina sono partiti i lavori previsti della Novatec, quelli che interessano il consolidamento del pilastro del Santuario mediante un sistema di resine espandenti.
Ieri sera, nel chiostro della chiesa , si sarebbe dovuto festeggiare il quarantesimo compleanno del parroco padre Nei, cui era invitata la comunità valverdese. “A causa della pioggia è stato impossibile – ci ha detto padre Nei. – Siamo rimasti dentro la chiesa, c’era tanta acqua e gente preoccupata. In chiesa siamo stati insieme, abbiamo parlato, pregato, ma c’era buio. Ringraziamo Dio che nessuna persona si è fatta male”.
Il geologo Michele Bongiovanni ci ha detto: “Imprevedibile quello che è accaduto, quella parte non era stata controllata. Probabilmente c’è stato un ruscellamento continuo che ha allentato il terreno. Bisogna intervenire immediatamente”.
Anna Maravigna, consigliere di minoranza dell’opposizione, ha dichiarato: “Lo scorso 12 settembre, in consiglio comunale, avevo chiesto la parola che mi è stata tolta dal presidente del consesso dott. Alfio Sambataro, e le telecamere sono state spente. Quando ho detto che eravamo a rischio inondazione, nessuno, neanche gli altri consiglieri di maggioranza che sono valverdesi come me, mi hanno prestato attenzione: ero solo una persona che faceva del terrorismo – ha detto il sindaco durante la seduta”.
“Avevo coscienza di quello che dicevo, avevo verificato il tutto, era arrivato il responso del Pai da diverso tempo, ma loro non ne hanno dato nessuna comunicazione, l’hanno tenuto nascosto che eravamo a rischio R4, rischio inondazione – continua così Maravigna -. La prossima voragine sarà sulla strada quasi all’altezza dell’apertura del cimitero, in queste condizioni da non so quanto tempo. Il sindaco ci dice che la strada è provinciale, questo , però, non significa che non bisogna metterla in sicurezza e che si debbano rischiare delle vite umane”, conclude la consigliera.
Anche diverse attività commerciali del centro sono state danneggiate e la sera stessa, durante il maltempo, i proprietari si sono messi all’opera per arginare i danni. I fratelli Gregorio e Salvo Raciti, dell’agenzia onoranze funebri sita al corso Vittorio Emanuele, ci hanno detto: “Ieri c’è stata una pioggia forte, durata circa 35 minuti, si è allagato tutto il paese. L’ufficio si è allagato, abbiamo trovato l’acqua fino al deposito, si è bruciato il computer e si sono rovinate tre casse funebri. Penso sia dovuto ai tombini sporchi, anche se in parte sono stati puliti. Non è concepibile che quando piove succeda questo: come ci dobbiamo difendere? Occorre più manutenzione”. Danni anche nel negozio di ottica sito nella stessa via. I proprietari, marito e moglie, ci hanno detto di volere presentare un esposto, dal momento che, proprio come nel negozio di sigarette elettroniche “Vaperia”, il danno maggiore è stato causato al pavimento, con un rigonfiamento del parquet.
L’assessore ai Servizi esterni e alla Manutenzione, Giuseppe Finocchiaro, in merito ai danni arrecati alle attività commerciali, ci ha detto che il problema sta nei marciapiedi troppo bassi, mentre sulla pulizia dei tombini stradali ha precisato: “I tombini sono stati puliti tutti alla fine d’agosto. Queste bombe d’acqua sono imprevedibili. Le grate del Comune sono state pulite tutte, quelle di nostra competenza”.
Il primo cittadino, Rosario D’Agata ha dichiarato: “E’ successo qualcosa di simile l’anno scorso; una conduttura che si è rotta a causa dell’estremo flusso di acqua ha generato uno scavernamento. Le tubature sono abbastanza vecchie, il territorio è stato sfruttato in tutte le sue parti, senza nessun ritegno. La natura e il terreno oggi si ribellano e si pagano le conseguenze. Stiamo cercando in tutti i modi di venire incontro a queste esigenze sia sotto il punto di vista emergenziale – ho già dato mandato di risolvere i problemi che si sono generati -, sia tentando di mettere dei limiti attraverso il piano regolatore che Valverde non ha; siamo con un piano di fabbricazione degli anni Settanta. Ho voluto fortemente l’adozione del piano regolatore, per tentare di mettere dei freni ad una situazione di speculazione edilizia che, a mio avviso, è la responsabile di tutta una serie di problemi”.
– Si prevedeva questa situazione? Durante il consiglio comunale il problema è stato esposto ed la consigliera interrotta…
“No, non è stato esposto, ma lanciato. Interrotto perché non si può lanciare così. Si deve fare un ordine del giorno, discutere e fare un ragionamento. Non si può parlare poco prima di chiudere il consiglio comunale in cui si parlava di tutt’altro. E poi si parlava di inondazione, è evidente che Valverde non può inondare, c’è un problema legato a questi ingrottamenti che sono diffusi e che dipende dal fatto che l’acqua non è irregimentata”
– In merito ai danni delle attività commerciali?
“Facciamo adesso una ricognizione, vediamo se hanno avuto danni, non mi sono ancora arrivate notizie in proposito”.
– Si prevedono presto altre piogge. Cosa bisogna fare?
“Bisogna agire nell’immediato, sono già iniziati degli interventi”.
“A breve – ha detto il geologoBongiovanni – si procederà con una video ispezione della condotta nel punto in cui si è creata la voragine”.
Graziella De Maria