Valverde / Concluso con Sant’Agostino il ciclo filosofico – letterario della Pro Loco “A colloquio con gli antichi”

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Si è concluso sabato 20 maggio  “A colloquio con gli antichi”, il reading filosofico – letterario  della Pro Loco di Valverde iniziato nel mese di gennaio e riguardante la lettura di classici greci e latini, che ha compreso i cinque appuntamenti  finanziati dal ministero e tenuti dal prof. Rocco Schembra – docente di latino e greco al liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale – con l’accompagnamento di Mario Presti alla chitarra.
La Pro Loco di Valverde, presieduta da Mario Tosto, vicepresidente Angelo Strano, ha partecipato ad un bando ministeriale e vinto il progetto “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”, finanziato dal ministero della Gioventù e del Servizio civile nazionale. Curatore delle attività culturali di questo progetto è stato Nunzio Lizzio, giovane laureato in Lettere.
Obiettivo della rassegna promuovere cultura, riflettere sulle fondamenta della civiltà occidentale e approfondire il pensiero di alcuni grandi classici greci e latini, quali Seneca, Platone, Lucrezio, Marco Aurelio e Agostino.

Poco prima dell’ultimo incontro nel quale si è trattato Agostino, abbiamo incontrato il professore Rocco Schembra che ci ha detto, tra l’altro: “Agostino è uno dei più grandi filosofi cristiani oltre che forse uno dei massimi esponenti della religione dell’età tardo antica. È un gigante del pensiero ed è di collegamento fra il mondo antico e l’età medievale. La sua opera è vastissima, ho deciso di concentrarmi esclusivamente sull’opera più nota ‘Le Confessioni’, in modo da poter ripercorrere la biografia dell’autore, leggere i passi più significativi che hanno accompagnato nella sua riflessione la sua tormentata conversione al cristianesimo”.

C’è un motivo per il quale lo si tratta per ultimo come autore?

“No, se vogliamo trovare un motivo quello cronologico; tra i pensatori trattati è l’ultimo, conclude l’epoca antica”.

In termini di bilancio, può ritenersi soddisfatto?

“Sì, c’è stata partecipazione sia quantitativamente parlando che qualitativamente. Si sono accesi dibattiti interessanti, il pubblico è tornato, si sono aggiunte anche altre persone, gli affezionati sono sempre rimasti, vuol dire che hanno vissuto positivamente questi incontri. È stato un motivo di crescita per la comunità e di visibilità per la biblioteca che ha bisogno di nuovi slanci per potersi imporre sul Comune>>.

Il reading ha coinvolto specialisti in materia e non solo, ad essere presenti qualche volta anche alcuni giovani, alunni del prof. Schembra ed ha suscitato sempre un dibattito diverso e intenso.

Graziella De Maria

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