Valverde / Continua “Vanedda Street art”. Il vice sindaco Torrisi: “Si accende un nuovo faro dell’accoglienza”

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La Sicilia di Domenico Pellegrino

Nell’ambito del progetto di riqualificazione di Valverde, “Vanedda Street art”, una nuova opera approda nel centro storico del paese.
Il progetto è ideato e coordinato dal vice sindaco del Comune di Valverde, avv. Luigi Torrisi, dall’assessore Clara Pennisi, specializzata in estetica e teoria delle arti, e dal geometra Salvo Cosentino, autore anche di due opere. Come afferma Torrisi, l’evento “sta riscuotendo notevole interesse ed è destinato a crescere ancora”.

“La Sicilia di Domenico Pellegrino brilla sulle pendici dell’Etna. Si accende a Valverde un nuovo faro dell’accoglienza”, ci ha detto, tra l’altro, il vice sindaco, avv. Luigi Torrisi.
“E’ il turno dell’artista siciliano Domenico Pellegrino che approda nel borgo etneo per Emergence Festival di Giuseppe Stagnitta all’interno del progetto turistico e di riqualificazione urbana Vanedda Street Art”. “Abbiamo già deciso ed annunciato il nostro ritiro dalla politica locale per dedicarci al progetto Vanedda Street Art; un modo diverso ma altrettanto concreto per contribuire al miglioramento del nostro paese”, continua così il vice sindaco Torrisi.

Luigi Torrisi e Clara Pennisi

Abbiamo chiesto all’assessore Clara Pennisi di illustrarci l’opera.
“L’artista siciliano ha acceso la sua Sicilia luminosa anche a Valverde, un profluvio pop di decori barocchi che prendono spunto dalle classiche luminarie di paese, inseriti in una figura che richiama la Sicilia – è nata come opera subacquea immaginata dall’artista per raccontare una vera e propria “visione sottosopra” del Mediterraneo –, ci ha detto Clara Pennisi.
“Pensata per Lampedusa e adagiata per un solo giorno nei fondali della Guitgia nel luglio 2016 – continua -, è stata riportata sull’isola dal 29 luglio al 30 settembre 2017, proprio nel punto dove arrivano le navi che salvano i migranti in mezzo al mare. E dove è stato organizzato, al tramonto, una sorta di “bagno purificatore” che ha coinvolto tutti, residenti, turisti e migranti del centro accoglienza, conclude Pennisi.

Il vice sindaco Torrisi precisa che “Cosmogonia Mediterranea è  il nome del progetto dell’artista, vede un cammino continuo che assorbe l’intera isola: attualmente sono infatti sei i punti dove risplende la Cosmogonia, visto che è stata già posizionata a Palermo, a Palazzo De Seta, sede dell’Ance sul Foro Italico, e al Museo Riso, al Farm Cultural Park di Favara, all’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo, al Loc di Capo d’Orlando, a Palazzo Branciforte per Fondazione Sicilia, alla Fondazione Orestiadi a Gibellina”, conclude.

Graziella De Maria

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