Domenica 23 e lunedì 24 aprile, nel Santuario di Valverde, si è tenuta la festa della conversione di S. Agostino, guidata dai padri agostiani scalzi Gelson dos Santos Lazarin e Leandro Xavier Rodrigues. Dopo la messa di domenica la proiezione del film “La conversione di Sant’Agostino”; lunedì la messa dedicata alla conversione di S. Agostino e un momento di preghiera per il 78° Capitolo generale dei padri agostiniani scalzi che quest’anno si è svolto in Brasile. In seguito alla messa, la cena di fraternità per il gruppo giovani del Santuario e per le loro famiglie, e la visione del filmato dello spettacolo teatrale “Il Nazareno”, rappresentato in Santuario la domenica delle Palme.
«S. Agostino ha vissuto una vita nella ricerca della verità, grazie anche alle preghiere di sua madre, Monica, è riuscito a superare diversi ostacoli – ha dichiarato p. Gelson. Agostino, che è originario dell’Africa, è fuggito dalla sua famiglia, prima è andato a Roma e poi a Milano, diventando imperatore di corte, e combatteva i cristiani, la Chiesa.
Il vescovo Ambrogio ha cambiato il pensiero di Agostino, la sua vita. Agostino capirà così che la verità per l’uomo stava nella persona di Gesù Cristo. Agostino, dopo tante sofferenze, delusioni, dopo tante ricerche, ha trovato la verità solo in Cristo; si fa battezzare, questo dà molta gioia a sua madre perché le sue preghiere sono state esaudite. Agostino diventa un personaggio storico, religioso, filosofico fondamentale per la Chiesa e per i contributi che ha dato. Abbiamo celebrato la conversione di S. Agostino anche con i giovani che partecipano agli incontri domenicali, per dare loro un carisma particolare, per insegnar loro a vivere con uno spirito agostiano; un solo spirito, una sola anima verso Dio. Il 24 – conclude p. Gelson – lo stesso giorno della conversione di S. Agostino, quest’anno si è tenuto, per la prima volta in Brasile, il Capitolo generale, l’incontro a livello mondiale in cui alcuni frati agostiniani scalzi si riuniscono per parlare del futuro, per confrontarsi, questa è un’opportunità per conoscere altre persone, condividere e scambiare cultura con gli altri membri della famiglia agostiniana».
Graziella De Maria