È stata inaugurata sabato 30 aprile, la mostra “Percorsi d’arte” realizzata dall’associazione “A casa di Charlie”,
visitabile fino a domenica 8 maggio nella sala Augustinus del Santuario di Valverde.
Ad eseguire il tradizionale taglio del nastro padre Nei, parroco del Santuario. Diverse le opere in mostra degli artisti Luisa Carcò, Clelia Costanzo, Teodora Crisafulli, Carla Cuticone, Simona Giordano, Annalisa La Vecchia, Carolina Leonardi, Carola Nicotra, Giuseppe Pavone, Giuseppe Pellegrino, Patrizia Pellegrino, Cristina Privitera.
Abbiamo parlato con Annalisa La Vecchia, presidente dell’associazione “A Casa di Charlie, per conoscere meglio le attività svolte nella stessa e l’obiettivo della mostra.
Di cosa si occupa l’associazione “A Casa di Charlie”?
«Di sostegno alle famiglie in primis, realizziamo corsi, laboratori di pittura, di riciclaggio. Lavoriamo anche sul sociale malgrado la nostra sia un associazione culturale, in passato abbiamo anche realizzato dei laboratori di cucina. Come associazione abbiamo realizzato l’evento “premio Bedduviddi”, un estemporaneo di pittura che coinvolge i nostri soci ma anche pittori provenienti da tutta la Sicilia; quest’anno ci sarà la terza edizione, lo scopo è quello di dare risalto a livello artistico al nostro paese. Si tratta di un evento che ci da molta soddisfazione, avere pittori che da Palermo vengono qui e scelgono il nostro premio per rappresentare Valverde è un onore e un bellissimo traguardo».
Perché si chiama così?
«Charlie è il mio cane; poiché lo scopo è quello di ricreare un ambiente familiare, la parola casa ci è sembrata il modo giusto per trasmettere questo messaggio».
Come e quando nasce l’associazione?
« Il 16 ottobre 2012 a Valverde, le nostre attività col tempo sono aumentate. Questa non è la prima mostra che organizziamo, un’altra l’abbiamo realizzata due anni fa. Quest’anno i padri agostiniani scalzi ci hanno aperto le porte dandoci la possibilità di portare la nostra arte all’interno del Santuario».
Quale l’obiettivo della mostra?
«Lo scopo è di coronare quello che è stato più di un anno di lavoro, abbiamo messo su una mostra con questi quadri ma in realtà ne realizzeremo tanti altri».
Le tematiche dei dipinti?
«Abbiamo iniziato il nostro percorso con la matita, con la natura morta a pennello e con i paesaggi a spatola. Lo scorso anno abbiamo abbozzato il corpo umano e abbiamo inserito qualche soggetto in qualche paesaggio, la figura del pescatore, la signora che raccoglie le arance. Adesso abbiamo dato maggiore spazio alla figura umana».
Graziella De Maria