Si è tenuta a Valverde la festa di S. Rita da Cascia; dopo il triduo solenne di preparazione in Santuario, ieri 22, le Messe della mattina con canti e benedizione delle rose, nel pomeriggio l’ingresso del corpo bandistico “Città di Acireale”, diretto dal maestro Salvo Miraglia, l’omaggio floreale a S. Rita da parte dei vigli del fuoco di Catania, la Messa solenne, l’uscita del fercolo di S. Rita in piazza del Santuario, la benedizione delle autovetture, e la processione per le vie del paese.
Durante la riflessione della Messa pomeridiana, alla quale erano presenti tantissimi fedeli, padre Nei, parroco del Santuario, tra l’altro, ha detto: “Siamo dinnanzi la celebrazione della Santa dei casi impossibili. Non sono i Santi a fare i miracoli; i miracoli sono fatti da Dio, ma i Santi sono intercessori e credono in Dio. Santa Rita è un bell’esempio di sposa, madre e consacrata. Poche persone hanno l’opportunità di essere tutto questo. Santa Rita voleva essere consacrata al servizio di Dio, ma le è stato proposto di essere sposa e madre. Ha vissuto tante sofferenze. Quando il marito le è stato ucciso, i figli volevano vendicare il padre. Ancora oggi purtroppo – ha continuato padre Nei – è molto presente l’idea di vendetta, regrediamo quando, invece di perdonare, desideriamo il male agli altri. Dobbiamo benedire quelli che ci perseguitano. Il male esiste già, se noi desideriamo il male, lo incrementiamo e siamo sempre più lontani dalla soluzione. Oggi non ci fermeremo a benedire solo le rose, ma tutte le persone, desideriamo il bene di ognuno. Nonostante i nostri limiti, siamo amati da Dio e Lui ci benedice. Santa Rita ha benedetto quelli che le avevano fatto del male, e la sua famiglia inizialmente non era favorevole alla sua posizione. Santa Rita ha cercato di dialogare e creare armonia, ha desiderato il bene con il perdono. I suoi figli sono morti, non hanno vendicato il padre, hanno cambiato idea. Santa Rita ha creduto fermamente in Dio, ha messo a disposizione le sue capacità di benedire, amare e perdonare. Dobbiamo riflettere su quanto mettiamo a disposizione degli altri, su quello che Dio ci ha dato per promuovere il bene. Che Santa Rita interceda per voi – ha concluso il parroco del Santuario.
Dopo la comunione, la benedizione delle rose e dei fedeli, l’uscita del fercolo di Santa Rita in piazza del Santuario, i ringraziamenti del parroco e del sindaco del paese, Rosario D’Agata, ai vigili del fuoco per il loro operato e per i rischi che ogni giorno affrontano per il bene degli altri, l’omaggio alle famiglie di Giorgio Grammatico e Dario Ambiamonte, pompieri prematuramente scomparsi in un’esplosione a Catania.
In seguito il sorteggio della statua di Santa Rita, la benedizione delle autovetture, la processione per le vie del paese, l’entrata del simulacro di Santa Rita in Santuario con spettacolo pirotecnico e l’intrattenimento musicale del complesso bandistico “Città di Acireale”.
Graziella De Maria