Valverde / Parte domani la terza edizione di “Maggio in festa”. L’assessore Torrisi: “L’obiettivo è valorizzare il paese nel mese mariano”

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Domani, domenica 8, parte la terza edizione di “Maggio in festa” a Valverde. Obiettivo dell’evento promuovere il maggiopaese e il suo Santuario mariano. Visite guidate, animazione per piccini, spettacoli teatrali, degustazioni di prodotti tipici caratterizzeranno le domeniche di maggio.
Abbiamo parlato con Luigi Torrisi, assessore allo sport, turismo, cultura e ideatore dell’evento, per conoscere meglio le iniziative che lo riguardano.

Come nasce questo evento?

«L’evento nasce tre anni fa, al primo anno del nostro mandato, da una riflessione, da una serie di impulsi presi in vari viaggi e con l’intenzione di rilanciare il mese mariano, che negli ultimi anni era un po’ in decadenza. La gente mi racconta che un tempo, Valverde, nel mese di maggio, era piena di pellegrini; questo io non l’ho mai riscontrato. Abbiamo visto un incremento di pellegrini con la manifestazione, l’anno scorso ci sono stati 8 pullman. Insieme a Mario Russo, del Circolo degli artisti, che si occupa della parte burocratica e con la disponibilità di Antonio Rosano della Masseria e della bottega Bedduviddi, abbiamo studiato una soluzione guardando un po’ a degli esempi funzionanti, come l’ ottobrata zafferanese e l’evento dei viscalori in fiore, tanto che al primo anno ci diede una mano Placido Pappalardo.
Quest’anno abbiamo un’associazione che si occupa degli standisti, un’altra dell’animazione, una della pubblicità, c’è tutta un equipe che lavora per il medesimo obiettivo.
L’obiettivo della manifestazione è riportare al centro dell’attenzione Valverde durante il mese mariano, non ci dimentichiamo mai che il Santuario è l’attrattiva principale. Quest’anno abbiamo chiesto ai nuovi preti di individuare un ragazzo, di loro fiducia, che possibilmente venisse fuori dagli incontri domenicali dei giovani e che si occupasse delle visite guidate; mi hanno fatto il nome di Salvo Li Pira, uno studente dell’Accademia Belle Arti. Dobbiamo capire che promuovere il territorio è fondamentale per noi e per quelli che verranno. Maggio è da apertura dell’estate, se noi riusciamo a dare una bella immagine di Valverde, la gente se ne ricorderà e tornerà per altri eventi e a prescindere dalle manifestazioni.
L’opposizione si è schierata fortemente contro “Maggio in festa”, che la crede una manifestazione non molto  produttiva; questo mi ha portato a riflettere sugli esiti della manifestazione e a fare un micro sondaggio; sono andato dai commercianti del paese e mi hanno incentivato a proseguire con la festa.
Oggi abbiamo una manifestazione con 50 standisti e persone che rimangono fuori perché non c’è spazio per farle partecipare. In prospettiva futura, secondo me, potremmo spendere sempre meno come impegno del Comune, per una manifestazione sempre più forte».

Quanto tempo occorre per organizzarlo?

«Già durante l’evento prendiamo appunti su quello che ha funzionato o meno per l’anno successivo, dopo un periodo di pausa, cominciamo a parlarne; a gennaio abbiamo una infarinatura di quello che dobbiamo fare».

maggio in festaQuali attività caratterizzeranno la terza edizione?

«Ci sarà un impianto di animazione molto professionale; quest’anno abbiamo deciso di investire sulle attività nostrane, deve essere il paese a promuovere se stesso. Le attività delle prime due domeniche saranno sia di mattina che di pomeriggio, quelle delle ultime due solo la mattina perché nel pomeriggio lasceremo spazio alle festività religiose, alla festa di S. Rita domenica 22 e al Corpus domini domenica 29.
La prima domenica avremo l’animazione di Cafè Express, nel pomeriggio uno spettacolo di ragazzi diversamente abili con la regia di Paolo Filippini, un ragazzo eccezionale che si sta affermando come regista di altissimo livello. Di sera, ci sarà lo spettacolo circense di Riccardo Strano, un’artista di strada di fama nazionale e internazionale. “Maggio in festa” è prima di tutto accoglienza. Lo scopo è anche quello di riscoprire il piacere della nostra sicilianità, con i prodotti di qualità; anche l’acquisto di un bene della nostra terra, incentiva la produttività locale; questa è l’unica strada che può darci un minimo di speranza lavorativa. Vogliamo valorizzare il nostro territorio a 360°».

Graziella De Maria

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