Ieri, Venerdì Santo, in piazza del Santuario, si è tenuta di mattina la rievocazione della crocifissione di Gesù. Durante la funzione, Padre Salvatore, precedente parroco del Santuario, ha narrato la Passione di Gesù Cristo ed è stato posto in croce il simulacro del Signore. Nel tardo pomeriggio, l’azione liturgica in Santuario, in seguito, la Via Crucis in piazza, la deposizione di Gesù dalla Croce e la Processione con il Cristo morto per le strade del paese.
Alle 18,15, la celebrazione della Passione del Signore. Dopo la liturgia della parola, la riflessione di padre Nei: «La lettura di oggi ci porta a vivere vicini a Gesù. Questa giornata ci invita alla tristezza, dobbiamo rattristarci perchè Gesù ha sofferto, sono stati i nostri peccati che lo hanno fatto soffrire. Dobbiamo prenderci queste colpe, noi siamo stati liberati da questa colpa perché Gesù ha
preso il nostro posto. Dobbiamo rattristarci ma anche rallegrarci, perché Gesù vince la morte, vince il peccato che ci porta alla vita. Oggi celebriamo la morte, la sofferenza di Gesù per rattristarci e per poi gioire con la sua risurrezione. A volte facciamo fatica ad accogliere le sofferenze, dobbiamo ricordarci che siamo peccatori. Oggi celebriamo la sofferenza di un uomo che non ha commesso nessun peccato. Se arriva la sofferenza per noi, non dobbiamo lamentarci perché c’è Gesù che non ha fatto niente di sbagliato e ha sofferto molto di più. In mezzo a noi ci sono fratelli che soffrono, oggi siamo invitati a collocare le nostre sofferenze per essere più vicini a Gesù, chiedo ad ognuno di voi di unirsi a Gesù Cristo. Sapendo che Gesù vince la sofferenza, noi pure vinceremo, dobbiamo compiere questo passo, consegnare a Gesù le cose belle ma anche le cose brutte. Lui ci vuole vicino, non solo adesso ma anche nella vita eterna».
Dopo l’omelia, la preghiera universale e l’adorazione della Croce da parte dei fedeli.
In conclusione dell’azione liturgica, la Via Crucis in piazza − per rievocare il percorso di Gesù e la crocifissione − guidata da padre Salvatore, e la deposizione di Gesù dalla Croce, momento toccante, accompagnato dall'”Orchestra di fiati Etna Ensemble”. Infine, la processione con il Cristo morto per le vie di Valverde.
Graziella De Maria