Valverde / Il vescovo Raspanti: “Al lavoro perché il Santuario torni a essere un luogo sicuro di preghiera”

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Il Vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti

Il vescovo di Acireale mons. Antonino Raspanti, a seguito dell’ordinanza del Sindaco del
Comune di Valverde (con la quale ordina la chiusura al transito veicolare e pedonale della Piazza
del Santuario, delimitando con transenne fisse piazza e Santuario con conseguente interdizione al
pubblico) esprime la propria vicinanza e apprensione alla Parrocchia di Valverde e a tutti quei fedeli
che da ogni dove sono soliti recarsi in pellegrinaggio per pregare e supplicare la Madonna, lì
venerata da secoli. Si legge dal comunicato stampa della diocesi di Acireale:

«Una venerazione così viva e consolidata nel tempo rende ancora più triste l’impossibilità del momento di non potersi recare ai piedi della sacra icona di Maria ed a lei affidare i desideri, le
angosce e le speranza del cuore. Oggi più che mai invito alla preghiera e alla fiducia: la chiesa di
Acireale ha a cuore il santuario di Valverde, ha fatto e farà quanto in suo potere perché il
santuario torni ad essere in tutta sicurezza luogo di preghiera e meta di pellegrinaggio. Ieri mi
sono recato sul posto ed ho invocato la Vergine Maria; sono certo che la preghiera accorata di
migliaia di fedeli non potrà non essere esaudita. Anche le autorità stanno facendo la propria parte,
in un quadro che – ahimè – dall’anno scorso ad oggi ha registrato un aggravamento della
situazione, rendendo più complesse le operazioni di risanamento. Le ringrazio ed al tempo stesso le
esorto a non demordere per il raggiungimento dell’obiettivo che comunità civile e comunità
religiosa auspichiamo: la piena fruizione in tutta sicurezza dello spazio pubblico della piazza e del
santuario».
L’ufficio beni culturali della diocesi di Acireale, di concerto con i padri agostiniani, con il tecnico
da loro incaricato arch. Raffaello Di Mauro e le competenti autorità, sin dall’anno scorso ha
realizzato con i fondi dell’8xmille un progetto per il consolidamento delle strutture compromesse
dallo sprofondamento del sottosuolo, progetto che era giunto in una fase di prossima esecutività.
Adesso, alla luce degli ulteriori sprofondamenti verificatisi nei giorni scorsi, che hanno
ulteriormente compromesso la staticità delle strutture, l’ufficio diocesano dei beni culturali è già
all’opera per adeguare il progetto precedente alle nuove esigenze del caso.

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