Vangelo della domenica (10 giugno) / Solo chi ascolta la parola di Dio entra in intimità con lui

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Canto al Vangelo (Gv 12,31.32)
Alleluia, alleluia
Ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori.
Ed io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me.
Alleluia

Vangelo (Mc 3,20-35)
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Parola del Signore

Riflessione
La liturgia di questa Domenica presenta il brano del vangelo di Marco sul discorso dell’importanza dell’ascolto della Parola di Dio. Una grande folla si era radunata attorno a Gesù per ascoltarlo mentre gli scribi dicevano falsità sul suo conto. A queste loro menzogne Gesù risponde con parabole, cioè obietta le loro affermazioni attraverso immagini concrete. Spiega loro che la divisione non dà l’autenticità di una realtà; ma l’unità è il criterio di misura che dona autenticità e forza. Chi ascolta la sua Parola con sincerità di cuore, può veramente conoscerlo e diventargli intimo come una madre, un fratello o una sorella: “Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: ‘Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre'”. Solo coloro che ascoltano la Parola e la vivono entrano dentro un’intima relazione di amicizia con Dio e da Lui tutto sperano, come prega il salmista biblico nel Salmo responsoriale di questa domenica: “Io spero, Signore; spera l’anima mia, attendo la sua parola. L’anima mia è rivolta al Signore più che le sentinelle all’aurora”.

Letizia Franzone

 

 

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