Canto al Vangelo (Mt 24,42.44)
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’ uomo.
Alleluia
Vangelo (Mt 25,1-13)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: “Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell’olio in piccoli vasi.
Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene.
Ora, mentre quelle andavano per comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”.
Parola del Signore
Riflessione
Il brano del Vangelo che la Liturgia di questa domenica presenta, mette in evidenza l’importanza del vegliare nella vita cristiana. La vita dell’uomo è un cammino verso Dio e dentro questo cammino è fondamentale vivere responsabilmente e con saggezza per non sciupare il dono grande di Dio, cioè la vita stessa.
La parabola raccontata da Gesù in questo brano, esorta infatti a restare desti e a procurare che la lampada sia piena d’olio, cioè, piena dell’amore di Dio, esorta cioè, a che la vita dell’uomo sia piena di amore per Dio e per gli altri per poter andare incontro allo Sposo che viene. Lo Sposo è Dio e la sposa è la Chiesa, cioè tutto il popolo di Dio, dei credenti in Cristo che attendono lo Sposo che viene.
A differenza delle vergini stolte che non si sono curate di riempire i loro vasetti dell’olio, cioè non si sono preoccupate di vivere responsabilmente la propria vita nell’amore, le vergini sagge, invece, hanno riempito i loro vasetti dell’olio e, illuminate dalla luce che ne proviene, escono per andare incontro allo Sposo. Questo a significare che chi vive l’amore di Dio, vive nella sua luce e a sua volta diventa luce per gli altri. Chi segue Cristo non può restare indifferente e assopito, accomodato, ma sente la gioia di vivere e di trasmettere l’annuncio del Vangelo, sente continuamente il bisogno dell’amore di Dio, di dialogare con Lui nella preghiera, pregando con le parole del Salmo responsoriale di questa domenica “O Dio, Tu sei il mio Dio, dall’aurora io ti cerco, ha sete di te l’anima mia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz’acqua”.
Letizia Franzone