Canto al Vangelo (Ef 1,17- 18)
Alleluia, alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia
Vangelo (Mc 6,7- 13)
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
Parola del Signore
Riflessione
La Liturgia di questa domenica presenta il brano del vangelo di Marco nel racconto di Gesù che invia i suoi discepoli ad evangelizzare le genti. Inviandoli ordinò loro di non portare nient’altro che il bastone, non portando con sé né sacca, né tuniche per il viaggio, perché i discepoli inviati ad annunciare la parola di Dio devono liberarsi dal peso del superfluo e dalle preoccupazioni vane che distraggono dalla loro missione. Il loro cuore deve essere attento all’incontro con i fratelli portando loro la pace di Gesù, fiduciosi nell’amore di Dio che non farà mancare il necessario a coloro che a lui si affidano pienamente. Nell’amore di Gesù i discepoli proclamavano alle genti di convertirsi guarendo molte infermità del corpo e dello spirito. Coloro che ascoltano l’annuncio della parola di Dio guariscono da ciò che impedisce loro di comprendere a quale speranza si è chiamati, aprendosi alla misericordia di Dio, come prega il salmista biblico nel Salmo Responsoriale di questa Domenica: “Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli. Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme, perché la sua gloria abiti la nostra terra”.
Letizia Franzone
