Vangelo della domenica (28 ottobre) / L’incontro con Gesù fa abbandonare la miseria di un’esistenza vuota per nutrirsi del suo amore

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Canto al Vangelo (Cf 2Tm 1,10)
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia

Vangelo (Mc 10,46-52)
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Parola del Signore

Riflessione
La Liturgia di questa domenica presenta il brano del vangelo di Marco nel racconto di Gesù che guarisce un cieco dalla sua cecità. Nel brano del Vangelo si legge che Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: “Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!”. E’ importante notare la descrizione fatta dell’evangelista Marco riguardo la posizione dell’uomo cieco prima dell’incontro con Gesù: era seduto a mendicare. Più avanti nello stesso brano si legge invece che dopo che Gesù si fermò e lo chiamò egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Da questa descrizione si potrebbe cogliere un insegnamento, quale: è l’incontro con Gesù nella propria vita che dona il coraggio di alzarsi dai luoghi in cui spesso si giace a mendicare da ciechi, senza voler vedere la propria autentica condizione di miseria, è l’incontro con Gesù che chiama che dona il coraggio di alzarsi, gettare via il mantello per andare da Gesù con fede chiedendogli di poter vedere di nuovo. Gesù allora gli chiese cosa volesse che Lui gli facesse, ed il cieco gli rispose: “ Rabbunì, che io veda di nuovo!”. E Gesù gli disse: “Va’, la tua fede ti ha salvato”. E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada. Solo dopo l’incontro con Gesù che guarisce dalla cecità del cuore, i tanti veli che coprono lo sguardo sulla vita, sulle cose e sulla propria ipocrisia, falsità e tante altre fragilità del cuore, si ha il coraggio di rialzarsi da queste miserie che portano ad essere dei mendicanti per seguire Gesù e vedere le meraviglie del suo amore, come si legge dal Salmo Responsoriale di questa domenica: “Grandi cose ha fatto il Signore per noi”.

Letizia Franzone

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