Vangelo della domenica (4 ottobre) / La vita è dono di Dio: bisogna prendersene cura e rispettare quella degli altri

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Canto al Vangelo ( Cfr.Gv 15,16 )
Alleluia, io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga. Alleluia
Vangelo ( Mt 21,33 – 43 )
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto per mio figlio!
Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!
Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti». Parola del Signore
Riflessione
La Liturgia di questa domenica presenta il brano del vangelo di Matteo nel racconto di Gesù che parla ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo.
Gesù racconta loro la parabola di un uomo che diede in affitto a dei contadini il suo terreno affinchè lo coltivassero e portassero frutto.
Nel racconto si legge che quando giunse il tempo di raccogliere i frutti dal terreno,  il padrone mandò i suoi servi dai contadini, ma questi li bastonarono, li lapidarono e uccisero anche il figlio del padrone.
La parabola parla di Dio che dona in custodia il suo popolo a dei contadini, cioè a coloro che dovrebbero curarlo e farlo fruttificare, ma che invece se ne sono appropriati non rispondendo così all’amore di Dio.
Questa parabola ci esorta a comprendere che la vita è dono dell’amore di Dio  e di conseguenza siamo chiamati ad esserne responsabili e a prenderci cura gli uni degli altri portando frutti di amore.
Non si deve vivere quindi spadroneggiando della propria vita e di quella altrui, ma bisogna invece prendersene cura con lo stesso amore di Gesù che ci invia nel mondo a portare frutto, come ci ricorda il Canto Alleluiatico di questa domenica: “Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”.

Letizia Franzone