Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia
Vangelo (Gv 6,24-35)
In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
Parola del Signore
Riflessione
La Liturgia di questa Domenica presenta il brano del vangelo di Giovanni nel racconto di Gesù che spiega alla folla che lo cercava il mistero dell’Eucarestia, centro della fede cristiana. La folla cercava Gesù perché aveva visto il miracolo della moltiplicazione dei pani, ma Gesù li esorta a cercare il vero pane, quello che non perisce e dona la vita eterna. Alla richiesta della folla che chiedeva di avere di questo pane, Gesù risponde che è lui stesso il pane della vita: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete”. Gesù sposta l’attenzione della folla attratta dai segni per orientarla in ciò che è l’essenziale ed il fondamento della fede: credere in Gesù Cristo. Chi crede in Gesù e si nutre alla mensa eucaristica, non avrà fame di altro perché il cuore ha bisogno solo di saziarsi della verità della sua Parola, e non avrà sete delle cose effimere e fugaci, poiché chi ascolta la sua Parola, si disseta alla fonte della vita. L’uomo è in cerca di ciò che lo appaghi realmente e lo faccia sentire pacificato, e spesso corre verso ciò che è falso e ingannevole, rimanendo sempre di più deluso. Gesù si rivela all’uomo come il pane che sazia il suo cuore bisognoso di amore, invitandolo a credere in Lui e a nutrirsi del suo corpo eucaristico, luogo d’incontro speciale tra Gesù Cristo e l’uomo. La vita del cristiano necessariamente vive di questo pane eucaristico e dell’ascolto della parola di Dio pregando il Signore, come il salmista biblico nel Salmo Responsoriale di questa Domenica: “Donaci, Signore, il pane del cielo”.
Letizia Franzone