Canto al Vangelo ( Gv 10,14 ) Alleluia, alleluia. Io sono il buon pastore, dice il Signore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me. Alleluia.
Vangelo ( Gv 10,27 – 30 )
In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola». Parola del Signore.
Riflessione
La liturgia di questa quarta Domenica di Pasqua, ci presenta il brano del Vangelo di Giovanni, in cui si racconta del dialogo di Gesù con i giudei che lo interrogano circa la sua identità, se cioè, è realmente il Cristo. Gesù si trova a passeggiare nel tempio nel portico di Salomone, quando gli avversari gli chiesero: “Sei tu sei il Cristo, diccelo con franchezza”. Gesù risponde loro: “ Le opere compiute nel nome del Padre mio, queste testimoniano di me. Ma voi non credete perché non siete mie pecore”. Chi non crede in Gesù, non può riconoscere la sua voce e seguire la sua Parola. Chi invece crede che Egli è il Cristo, il Figlio di Dio, morto e risorto per la salvezza degli uomini, sa riconoscere la sua voce, come attesta Gesù: “Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono”. Gesù è il buon Pastore che ha cura di ogni sua pecorella affidatagli dal Padre, e nessuna di queste andrà perduta o in mano ai nemici, poiché il Padre è più grande di tutti. Il Padre ed il Figlio sono piena comunione di amore, un unico essere e agire, come afferma Gesù: “Io e il Padre siamo una cosa sola”. Conoscere, ascoltare, seguire, prendersi cura, vivere in una eterna comunione di amore, sono le sequenze di questo racconto, quasi a voler delineare i passaggi della sequela dei discepoli di Gesù Cristo. L’incontro personale del credente con Gesù, infatti, porta ad una progressiva conoscenza della Parola di Dio, ad un ascolto costante e fedele della sua voce, introducendolo sempre più intimamente dentro quella comunione di amore trinitario che intercorre tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, facendogli sperimentare la gioia di esclamare con il salmista: Acclamate il Signore, voi tutti della terra ,servite il Signore nella gioia, presentatevi a lui con esultanza.
Letizia Franzone