Vangelo domenica 13 agosto / Aggrapparsi all’amore di Dio dà forza nelle avversità della vita

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vangelo domenica 13 agosto

Canto al Vangelo domenica 13 agosto ( Sal 129,5 )

Alleluia, alleluia. Io spero, Signore. Spera l’anima mia, attendo la sua parola. Alleluia

Vangelo  domenica 13 agosto ( Mt 14,22 – 33 )

[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura.

Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!». Parola del Signore.vangelo domenica 13 agosto

Riflessione sul vangelo di domenica 13 agosto

La Liturgia di questa Domenica, presenta il brano del vangelo di Matteo nel racconto di Gesù che cammina sul mare per andare incontro ai discepoli.
Il brano si apre con l’immagine di Gesù che dopo aver congedato la folla, salì sul monte a pregare, da solo.  Dopo aver annunciato alla folla il Regno di Dio e averla nutrita dando  loro da mangiare, Gesù si mette in disparte salendo sul monte per pregare.

E’ significativa questa puntuale descrizione fatta da Matteo per dirci dell’importanza della preghiera prima e dopo ogni attività di evangelizzazione e di carità. Gesù stesso ci dona l’esempio in questo racconto.

E’ fondamentale nutrirsi della Parola di Dio, cibarsi della SS. Eucarestia per poter poi donare ai fratelli l’amore di Gesù ricevuto nella personale preghiera. E’basilare riempirsi di Dio per poter donare agli altri la Parola di Dio e non le proprie idee o i personali interessi.

Da rilevare un altro insegnamento  presente in questo brano del Vangelo.
I discepoli, inviati da Gesù a salire sulla barca per andare sull’altra riva, si trovano sballottati dalle onde del mare per il vento contrario.  Sul finire della notte, Gesù camminando sul mare, andò incontro ai discepoli. Ma i discepoli non lo riconobbero ed ebbero paura.
Ma Gesù subito parlò  loro, dicendo: “Coraggio, sono io, non abbiate paura!”.

A volte, quando il vento è contrario, quando cioè si è sballottati dalle contrarietà, dalle difficoltà, si rischia di non riconoscere Gesù che viene incontro a noi.  Spesso, nei momenti bui della notte, sommersi e accecati dalla paura, non si riesce a scorgere la presenza dell’amore di Gesù che cammina incontro a noi. E di fronte all’umana paura dei discepoli, Gesù parlò loro, incoraggiandoli a non avere paura e ad avere fede in Lui.

Quando Gesù parla al cuore, la tempesta delle difficoltà si placa ed il cuore riconosce il volto di Gesù che cammina verso di lui.
E’ fondamentale per la vita cristiana, mettersi in ascolto della Parola di Dio con fede e speranza per riconoscere il volto di Gesù, presente nella propria vita. Come prega  il Salmista biblico rivolgendosi a Do nel versetto del Salmo riportato nel Canto Alleluiatico di questa Domenica: “Io spero, Signore. Spera ‘anima mia, attendo la sua parola”.

Letizia Franzone