Vangelo domenica 13 novembre / La forza che viene da Dio aiuta a superare le difficoltà della vita

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vangelo Lc-21,5-13

Canto al Vangelo domenica 13 novembre ( Lc 21,28 )

Alleluia, alleluia. Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. Alleluia

Vangelo  domenica 13 novembre ( Lc 21,5 – 13 )

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita». Parola del Signore.

Riflessione sul vangelo di domenica 13 novembre

La Liturgia di questa domenica presenta il brano del vangelo di Luca che si apre con l’immagine di Gesù che orienta l’attenzione di coloro che ammiravano la bellezza esteriore del tempio, su ciò che è veramente essenziale.

Gesù sposta l’attenzione sull’atteggiamento che deve assumere chi si mette alla sua sequela. L’atteggiamento è quello di speranza e di fiducia piena in Dio che aiuta a non lasciarsi scoraggiare dalle fatiche e dagli avvenimenti tristi e deludenti, accogliendoli come occasione per testimoniare la propria fedeltà a Dio.

I discepoli di Cristo non possono restare schiavi di paure e di angosce ma sono chiamati a vivere con coraggio, affrontando le difficoltà e le contrarietà con la certezza che ad accompagnare l’opera di bene c’è sempre la tenerezza e l’amore di Dio.
E’ Dio che conduce la nostra vita e conosce il fine ultimo delle cose e degli eventi.
Il cristiano dunque è chiamato a non lasciarsi andare in balìa degli eventi ma a camminare con perseverante fiducia insieme a Dio. Come si legge nel Canto Alleluiatico di questa domenica: “Risollevatevi ed alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”.

Letizia Franzone