Canto al Vangelo domenica 15 dicembre (Cit. in Lc 4,18)
Alleluia,alleluia. Lo Spirito del Signore è sopra di me, mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio. Alleluia
Vangelo domenica 15 dicembre (Lc 3,10 – 18)
In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo. Parola del Signore.
Riflessione sul vangelo di domenica 15 dicembre
La Liturgia di questa terza domenica di Avvento, presenta il brano del vangelo di Luca, nel racconto di Giovanni Battista interrogato dalle folle.
Il brano si apre con l’immagine di Giovanni Battista interrogato dalla folla che gli chiedeva:” Che cosa dobbiamo fare?”.
Il Battista predicava la conversione e coloro che lo ascoltavano sentivano il bisogno di chiedergli cosa dovessero fare per camminare sulla via della verità e dell’amore per accogliere il Messia annunciato da lui.
Giovanni Battista, infatti, era stato inviato a preparare la strada a Gesù Cristo, il Messia, e lo aveva fatto senza risparmiarsi e con molta umiltà.
Questo brano rivela lo spirito di servizio di Giovanni, servizio a Dio svolto senza aspettarsi un posto di rilievo nella vita pubblica di Gesù. Giovanni mette i suoi discepoli sulle orme di Gesù, gli indica chi seguire, non li trattiene a sé per ottenere prestigio, ma fa spazio a Gesù.
Questo brano del Vangelo ci indica lo stile cristiano del servizio, quello cioè di fare spazio agli altri, gioire dei doni degli altri, mettersi a servizio con umiltà e solo per amore di Dio, senza cercare i primi posti e il prestigio. E sull’esempio di Giovanni, attirare gli altri a Gesù e non a se stessi, gioendo del fatto che ognuno trovi e segua la propria chiamata anche quando comporta un personale distacco.
Il tempo di Avvento ci invita ad essere desti per essere attenti alle meraviglie che Dio compie nella vita personale e comunitaria, per saperne cantare e annunciare la bellezza del suo amore.
Come ci ricorda il Salmista biblico nel Salmo Responsoriale di questa terza domenica di Avvento: “Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.
Ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia, non avrò timore, perché mia forza e mio canto è il Signore; Egli è stato la mia salvezza. Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele”.
Letizia Franzone