Canto al Vangelo domenica 17 dicembre ( Cit. in Lc 4,18 )
Alleluia, alleluia. Lo Spirito del Signore è sopra di me, mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annunzio. Alleluia
Vangelo domenica 17 dicembre ( Gv 1,6 – 8. 19 – 28 )
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo:
«Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».
Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei.
Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
Parola del Signore.
Riflessione sul vangelo di domenica 17 dicembre
La Liturgia di questa terza domenica del Tempo di Avvento presenta il brano del vangelo di Giovanni, nel racconto della presentazione della figura di Giovanni Battista.
Il brano del Vangelo si apre con la descrizione della persona di Giovanni Battista, quale uomo mandato da Dio per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
In questa frase iniziale è rivelata la missione del Battista, come lo stesso Giovanni afferma nella risposta che dà ai sacerdoti ed ai leviti che lo interrogano: “ Io sono voce di uno che grida nel deserto:Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia”.
Alla domanda posta dai sacerdoti e dai leviti su chi egli fosse, Giovanni risponde prontamente che non era lui il Cristo; non era nemmeno Elia, né il profeta. Ma era voce che grida nel deserto.
Voce che grida nel deserto dei cuori l’urgenza della conversione per poter accogliere la venuta di Gesù nella propria vita.
La testimonianza di Giovanni Battista è di esempio e modello per la vita del cristiano.
Il cristiano infatti, è chiamato ad annunciare e testimoniare il Vangelo di Gesù. Ma per poter essere testimone autentico della luce, che è Cristo, deve necessariamente raddrizzare i sentieri della propria vita, camminando sulla via di Dio. Deve abbassare i monti del proprio orgoglio e appianare le valli, per diventare umile strumento di Dio.
E’necessario mettersi in autentico ascolto della Parola di Dio per poterla vivere e annunciare nella verità dell’amore, con umiltà e fede in Dio.
Come si prega nel Salmo Responsoriale di questa domenica: “La mia anima esulta nel Signore”.
Letizia Franzone