Canto al Vangelo di domenica 20 giugno ( Lc 7,16 )
Alleluia, alleluia. Un grande profeta è sorto tra noi, e Dio ha visitato il suo popolo. Alleluia
Vangelo di domenica 20 giugno ( Mc 4,35 – 41 )
In quel tempo, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore
Riflessione sul vangelo di domenica 20 giugno
La Liturgia di questa domenica presenta il brano del vangelo di Marco nel racconto di Gesù che placa la tempesta del mare.
Il brano inizia con l’immagine di Gesù che dopo aver insegnato alla folla, invita i suoi discepoli ad andare in un altro luogo: Passiamo all’altra riva. I discepoli allora si congedarono dalla folla e con Gesù salirono sulla barca. La barca rappresenta simbolicamente la Chiesa.
Nella notte vi fu una tempesta di vento ed i discepoli ebbero paura, mentre Gesù dormiva sulla barca. Allora i discepoli gridarono a Gesù di aiutarli.
Nella vita della chiesa e quindi nella vita di ogni cristiano, arriva la notte della tempesta, dell’incomprensione, della prova; arrivano cioè i momenti in cui Gesù sembra dormire accanto a noi. Ma in realtà non è Gesù che sta dormendo, ma è la nostra fede che si è assopita.
Ed è proprio in questi momenti che si risveglia il grido della preghiera della creatura al suo Creatore. E’ nella tempesta che l’uomo, lontano dalla folla, si scopre solo e fragile e bisognoso di Dio. E Gesù ascolta sempre il grido di chi lo invoca, invitando a non avere paura e a fidarsi di Lui: “Perché avete paura? Non avete ancora fede?”.
Questo brano del Vangelo è un invito a non avere paura nei momenti di tempesta ma a fidarsi di Dio sapendo che Lui è sempre accanto perché ci ama infinitamente. Come ricorda il Salmo Responsoriale di questa domenica: “Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre”.
Letizia Franzone