Canto al Vangelo domenica 21 novembre ( Mc 11,9 – 10 )
Alleluia, alleluia. Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene,del nostro padre Davide! Alleluia
Vangelo domenica 21 novembre ( Gv 18,33b – 37 )
In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Parola del Signore.
Conclusioni vangelo domenica 21 novembre
La Liturgia di questa domenica presenta il brano del vangelo di Giovanni nel racconto di Gesù che rivela la sua regalità.
Nella Liturgia di questa domenica la Chiesa celebra la Solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo, solennità che chiude l’Anno Liturgico per dare inizio al nuovo Anno Liturgico e al Tempo di Avvento. E’ significativo il contesto nel quale Gesù rivela la sua regalità ed il suo Regno. Gesù infatti, si trova di fronte a Pilato che lo interroga sui motivi per i quali lo hanno consegnato per essere crocifisso: alcuni lo hanno accusato di essersi dichiarato re.
Gesù rivela la sua regalità dentro un contesto umanamente di debolezza e di sconfitta: sta per vivere la sua Passione. Ma è proprio dentro questa immagine di un Re che liberamente si consegna per amore che Gesù rivela la sua regalità. Una regalità che non ha niente a che vedere con la regalità dei potenti di questo mondo; la regalità di Cristo è la regalità di un Dio che dona tutto se stesso per amore di ogni uomo, fino all’estremità della Croce.
Il Regno annunciato da Gesù inizia su questa terra a germogliare attraverso la vita di chi autenticamente si mette alla sequela di Cristo. Gesù c’insegna che la vera forza viene dall’amore, dalla mitezza, dalla compassione e non dalla sopraffazione e dalla violenza.
Il cristiano è colui che compie la verità di Dio nel suo amore, ascoltando la sua Parola, come dice Gesù in questo brano del Vangelo: “ Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce”.
Letizia Franzone