Vangelo domenica 24 novembre / Cristo Re dell’Universo porta la luce della verità

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Gesù e Pilato

Canto al Vangelo  domenica 24 novembre (Mc 11,9.10 )

Alleluia, alleluia. Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Alleluia

Vangelo domenica 24 novembre (Gv 18,33b – 37 )

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Parola del Signore.Gesù davanti a Pilato

Riflessione sul vangelo di domenica 24 novembre

La Liturgia di questa domenica, nella solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo, presenta il brano del vangelo di Giovanni, nel racconto di Gesù interrogato da Pilato.

La solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo è posta al termine dell’anno liturgico e ricorda che la vita del creato non avanza a caso ma procede verso una meta finale: la manifestazione definitiva di Cristo, Signore della storia e di tutto il creato.
Questo brano del vangelo di Giovanni ci parla del regno di Gesù Cristo.

Dopo aver vissuto l’agonia nell’orto del Getsemani, Gesù viene arrestato, legato, accusato e condotto davanti alle autorità di Gerusalemme, e poi portato dinanzi al procuratore romano, come uno che attenta al potere politico. Pilato interrogando Gesù, gli chiede per ben due volte se Egli sia re.

E Gesù inizialmente risponde che il suo regno non è di questo mondo, poi afferma, rispondendo a Pilato: “ Tu lo dici: io sono re”.
Da tutta la vita di Gesù si constata che non ha mai avuto ambizioni politiche; in diverse situazioni, infatti, come dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani, Gesù sfuggiva da coloro che volevano proclamarlo re.

Gesù ci chiede di lasciare che Lui diventi il nostro Re. Un re che con la sua Parola, il suo insegnamento e la sua vita donata sulla Croce per la nostra salvezza, indica la strada a chi è smarrito; dona luce nuova all’esistenza spesso segnata da dubbi e incertezze.

La vita del cristiano deve nutrirsi della Parola di Dio e della SS. Eucarestia affinchè Gesù Cristo regni sempre nella sua vita, dando testimonianza della verità che è amore.
Come ci ricorda il Salmista biblico nel Salmo Responsoriale di questa domenica: “Il Signore regna si riveste di splendore”.

Letizia Franzone

 

 

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