Canto al Vangelo domenica 24 settembre ( Cf. At 16,14b )
Alleluia, alleluia. Apri, Signore, il nostro cuore e accoglieremo le parole del Figlio tuo. Alleluia
Vangelo domenica 24 settembre ( Mt 20,16 )
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto.
Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”.
Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».
Parola del Signore.
Riflessione sul vangelo di domenica 24 settembre
La Liturgia di questa Domenica, presenta il brano del vangelo di Matteo nel racconto di Gesù che attraverso il racconto di una parabola, spiega ai suoi discepoli il regno dei cieli.
La parabola parla di un padrone che uscito di casa all’alba, chiama degli operai per lavorare nella sua vigna nelle diverse ore della giornata.
Alla fine della giornata, il padrone della vigna compensa tutti gli operai con uguale salario.
Con questa parabola Gesù spiega ai suoi discepoli che il regno dei cieli, cioè l’amore di Dio è uguale per ciascuno, sia per chi lavora nella sua vigna sin dal mattino, sia per chi inizia a lavorare nel suo campo a fine giornata. Dio ama tutti con misericordia non guardando la quantità del lavoro bensì guarda la sincerità e l’amore che si ha nel cuore.
Questa parabola inoltre insegna a non avere invidia dei doni che Dio dà ad altri fratelli, invitando ad usare misericordia l’un l’altro come Dio usa misericordia verso chi inizia a lavorare nel suo campo anche a fine giornata.
Il regno dei cieli è l’amore misericordioso di Dio ed il cristiano è chiamato a testimoniare questo amore infinito di Dio, con le parole e con le opere. Come prega il Salmista biblico nel Salmo Responsoriale di questa domenica: “Il Signore è vicino a chi lo invoca.
Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode; senza fine è la sua grandezza.
Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira è grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca, a quanti lo invocano con sincerità”.
E nel Canto Alleluiatico si prega: “ Apri, Signore, il nostro cuore e accoglieremo le parole del Figlio tuo”.
Letizia Franzone