Vangelo domenica 26 gennaio / Liberarsi di tutto ciò che impedisce di accogliere l’amore di Dio

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Gesù legge nella sinagoga

Canto al Vangelo  domenica 26 gennaio ( Lc 4,18 )

Alleluia, alleluia. Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione. Alleluia

Vangelo domenica 26 gennaio ( Lc 1,1 – 4;4,14 – 21 )

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere.

Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Parola del SignoreGesù legge

Riflessione sul vangelo di domenica 26 gennaio

La Liturgia di questa Domenica, presenta il brano del vangelo di Luca nel racconto di Gesù che entrato nella sinagoga di Nazaret, ricevette da leggere il passo del profeta Isaia.
>Gesù entrato nella sinagoga, proclama: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
A proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore”.

Gesù proclama l’ annuncio di gioia, il  lieto annuncio ai poveri, cioè a coloro che si sentono soli, abbandonati, bisognosi di aiuto, Gesù annuncia l’amore e l’aiuto di Dio. Annuncia la liberazione ai prigionieri, cioè a coloro che sono interiormente prigionieri dei loro sensi di colpa, delle loro fragilità e del loro egoismo, Gesù annuncia la liberazione attraverso il suo perdono e il suo amore.
Annuncia ai ciechi la guarigione dalla cecità del cuore, attraverso la luce della grazia di Dio.
Gesù è venuto a proclamare l’anno di grazia del Signore; è venuto a proclamare la lieta Notizia del Vangelo.

Liberarsi di tutto ciò che impedisce di accogliere l’amore di Dio

E l’Anno Giubilare che stiamo vivendo è proprio un anno di grazia del Signore, tempo in cui si è chiamati a lasciarsi liberare da tutto ciò che impedisce all’amore di Dio di prendere dimora nel proprio cuore. E’ il tempo di grazia che ci ricorda l’importanza di metterci in ascolto della Parola di Dio per ascoltare il lieto annuncio del suo amore e poterlo testimoniare con gioia agli altri.

Il cristiano è chiamato a testimoniare la fede con gioia. Perché la fede cristiana è una bellissima storia di amore di Dio con l’umanità che và annunciata e condivisa.
Testimoniare l’amore di Dio, fare qualcosa per gli altri, esprime la gioia del dono ricevuto da Dio, cioè il suo amore.

Come ci ricorda il Salmo Responsoriale di questa domenica: “ Le tue parole, Signore, sono spirito e vita. La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice. I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita”.

 

Letizia Franzone